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Morte Thomas Bricca, il vero bersaglio di Alatri accusa due fratelli

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Omicidio Thomas Bricca

“Ufficiale, senza ombra di dubbio dal primo giorno: queste m… hanno ammazzato Thomas“. In una storia Instagram, con tanto di foto di due fratelli di Alatri indicati dagli amici del 19enne ucciso come i mandanti del delitto, l’amico della vittima considerato il vero bersaglio dell’agguato del 30 gennaio scorso ha rivelato pubblicamente l’identità dei due giovani.

I potenziali assassini per la morte Thomas Bricca

E senza attendere l’esito delle indagini li ha accusati dell’uccisione dello studente, ferito mortalmente da un colpo di pistola mentre era seduto insieme ai suoi amici nella zona del “Girone”. L’amico di Thomas Bricca, un 20enne che chiameremo Amine, fuggito dalla città in provincia di Frosinone temendo anche per la sua vita, sempre su Instagram ha poi pubblicato una seconda foto e scritto il nome di uno dei sospettati, ribadendo: “Ha ammazzato Thomas”.

Accuse pesantissime fatte lo stesso giorno in cui i carabinieri hanno perquisito le abitazioni di alcuni sospettati, in zona Fraschette, alla ricerca dell’arma del delitto. Ad Alatri il clima è teso. Familiari e amici del 19enne ucciso chiedono giustizia e la svolta nell’inchiesta aperta dalla Procura di Frosinone ancora non arriva. “Tutti sanno chi è stato, se non si sbrigano finisce male”, aveva detto due settimane fa Amine in un’intervista a Repubblica.

“Sono sette i personaggi che tengono sotto scacco Alatri, ho dato i nomi ai carabinieri”, aveva aggiunto. Ora quelle storie-shock su Instagram. Intanto a chiedere giustizia e a disperarsi è anche il padre di Thomas, Paolo Bricca. “Ancora oggi – ha scritto sui social – gli assassini di Thomas sorridono. Il mio perdono su di loro nemmeno li ha toccati”. Troppo il dolore per quel figlio ucciso. “Questa mattina – ha scritto in un secondo post – andando in officina vedo un colombo che come mi aspettava, posatosi sulla tettoietta. Poi è saltato su un pino. Sono certo che è il mio angioletto Thomas che cerca di starmi vicino”. La famiglia dello studente sta infine organizzando una fiaccolata, “per sollecitare le istituzioni – come precisa lo zio della vittima – a dare risposte concrete”.

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