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Mourinho e gli arbitri, storia di un amore mai nato: “Mi aspetto giustizia dalla Procura Federale”

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Mourinho

“Dalla giustizia sportiva mi aspetto giustizia”. Così José Mourinho nella conferenza stampa alla vigilia della sfida con la Fiorentina commentando l’incontro di ieri con la procura federale dopo le frasi sull’arbitro Marcenaro che hanno portato il procuratore Chiné ad aprire un’indagine sul tecnico portoghese. E’ quanto ha riportato l’agenzia di stampa Ansa.

La provocazione di Mourinho: domande in italiano, risposte in portoghese

L'allenatore della Roma José Mourinho
L’allenatore della Roma José Mourinho – ilcorrieredellacitta.com

Mourinho e quel “dialogo” con l’arbitro Marcenaro

“Mi sono presentato spontaneamente e ne sono stato anche felice perché il procuratore mi ha dato l’opportunità di spiegare – ha aggiunto – Ho condiviso con lui che un tecnico non debba parlare prima della gara degli arbitri, ma io non ho mai offeso Marcenaro, mai messo in dubbio la qualità dell’arbitro, l’espressione usata (‘non ha stabilità emozionale, ndr) mi sembra normale, la utilizzo anche quando parlo di me stesso. E’ stata eventualmente capita in un modo diverso”.

La frase ‘sibillina’ nei confronti di Domenico Berardi

Poi sulle frasi su Berardi Mourinho ha aggiunto: “Se sono arrabbiati è un problema loro. Quello che ho detto ho il diritto di dirlo, ma anche il dovere di dirlo perché un allenatore deve difendere il calcio. E quello volevo fare, ci sono cose nel terreno di gioco (simulazioni, ndr) che non possono succedere e invece accadano spesso”.

Il precedente. Federcalcio contro Mourinho: la Roma trema

Secondo quanto si apprende dall’ANSA, la Federcalcio ha aperto un procedimento per dichiarazioni lesive nei confronti di Josè Mourinho per le dichiarazioni di quest’ultimo rispetto alla condotta dell’arbitro Marcenaro. Il tecnico portoghese ha espresso pubblicamente perplessità sulla designazione in vista della partita con il Sassuolo. La Roma ora deve stare attenta: non è la prima volta che l’allenatore finisce nel mirino della FIGC.

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