Le parole del sindaco di Nettuno Alessandro Coppola erano state chiare: “Dopo un primo parere positivo per quello che riguarda l’ordinanza sindacale n. 24 che consentiva l’apertura di stabilimenti balneari e SLA fino alle 3 del 15 agosto, la Prefettura ci ha espresso l’indirizzo di vietare l’accesso all’arenile nella notte di Ferragosto. Il nostro intento era dislocare le presenze di cittadini e turisti in contesti contingentati e controllati, con gli stessi stabilimenti che, grazie anche al potenziamento del proprio personale di sicurezza, avrebbero provveduto a controllare anche i tratti di arenile libero limitrofi segnalando alle autorità eventuali assembramenti o comportamenti in violazione della normativa anticontagio. In pieno spirito di collaborazione accettiamo le indicazioni del Prefetto e non consentiremo l’accesso alle spiagge nella notte tra il 14 e il 15 agosto“. Eppure qualcuno non ha capito, visto che questa notte in molti erano ammassati sulla spiaggia a San Rocco (non conosciamo la situazione nelle altre spiagge del territorio comunale), come se l’ordinanza non fosse stata emessa e come se la normativa anti Covid non esistesse. Falò (vietati ormai da anni), assembramenti, tende, musica e balli di diversi gruppi di giovani (e non solo), incuranti di ogni regola. Nessun controllo da parte della polizia locale o delle forze dell’ordine ha interrotto le feste dei ragazzi, che hanno continuato fino a tarda ora.
(Foto di Simonetta C. – Facebook)
