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Nettuno, per il rientro della salma di Sibora Gagani si muove l’Associazione Penelope

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Sibora Gagani

I cari di Sibora Gagani, la ragazza morte in Spagna per mano del suo ex, si è attivata per riportare in Italia la salma della ragazza. Questo grazie all’aiuto dell’Associazione Penelope, che si sta muovendo per facilitare il rientro del corpo all’interno dello stato italiano. Ricordiamo come la giovane donna, a distanza di anni, è stata ritrovata con i propri resti all’interno di un muro, con la verità che è stata confessata dal proprio ex compagno. 

L’Associazione Penelope attiva per il ritorno di Sibora Gagani

In Italia rientreranno i resti della ragazza, che già da anni era occultata all’interno di un muro in uno stabile spagnolo. Al momento della morte, la giovane Sibora aveva 22 anni. L’ex fidanzato, infatti, aveva inserito il corpo della donna in un’intercapedine di un appartamento di Torremolinos, una località a poca distanza dalla città di Malaga. Qui la ragazza si era trasferita dopo la sua esperienza italiana, facendo sparire le proprie tracce. 

L’azione dell’Associazione Penelope

Il pomeriggio del 21 giugno il confronto con il DNA prelevato alla madre conferma che il corpo ritrovato in un muro di un appartamento a Torremolinos, in Spagna, è di Sibora Gagani. Il giorno stesso l’Associazione Penelope Lazio che assiste la famiglia, si è attiva per riportare la salma in Italia, chiedendo aiuto per le esose spese di rimpatrio al Comune di Nettuno attualmente commissariato.

La collaborazione del Comune di Nettuno

Con sorprendente sollecitudine il Comune, nella persona del Commissario Straordinario Pref. Antonio Reppucci, ha ricevuto i rappresentanti di Penelope, Vice Presidente Micale Rocco e Consigliere Di Marco Emanuela manifestando la più totale solidarietà e vicinanza alla famiglia, offrendo sostegno economico sia per il rimpatrio della salma che mettendo a disposizione un loculo per la sfortunata giovane Sibora.

L’iniziativa incrociata con la Spagna

L’associazione Penelope in collaborazione con la sua omologa spagnola Sos Desaparecidos, sta coordinando tutte gli aspetti burocratici della vicenda per assicurare un celere rientro della salma in Italia.

La madre Elisabeta Shahini ha espresso il desiderio di dare sepoltura a Sibora nel comune di Nettuno, luogo ove vive e lavora con il resto della famiglia. Inoltre si recherà a Torremolinos per seguire le operazioni di trasferimento del feretro in Italia, previsto per i primi di luglio.

Per l’Associazione Penelope Lazio sta seguendo le procedure legali l’avvocato Emanuela Di Marco e inoltre è stato messo a disposizione della famiglia un supporto psicologico idoneo al particolare momento di dolore che stanno attraversando.

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