Home » Ultime Notizie » Nuovo Decreto Draghi, dal 20 aprile riapertura di ristoranti, bar, parrucchieri, cinema e teatri: il piano allo studio

Nuovo Decreto Draghi, dal 20 aprile riapertura di ristoranti, bar, parrucchieri, cinema e teatri: il piano allo studio

Pubblicato il
Decreto Riaperture: cosa cambia dal 31 marzo per green pass e mascherine

Un aumento di terapie intensive e ricoveri, con il tasso di positività che stando ai dati di ieri del bollettino nazionale si è attestato a 10,4%. Numeri che non consentono – almeno per ora – un allentamento delle misure perché il virus continua a circolare, non frena la sua corsa. E’ per questo motivo che si chiedono (ancora una volta) sacrifici agli italiani, massimo rigore e attenzione in un’Italia che continuerà a restare divisa in due fasce colorate, tra zone arancioni e rosse. Il nuovo Decreto, il secondo del Governo Draghi, entrerà in vigore domani e sarà valido fino al 30 aprile. Ma cosa cambia? Quali sono le nuove restrizioni? 

Leggi anche: Quando torna la zona gialla nel Lazio? I dati aggiornati Aprile 2021

Nuovo Decreto Draghi: cosa cambia dal 7 aprile

Nessuna zona gialla fino al 30 aprile, anche se ci dovrebbe essere la possibilità di valutare l’andamento della curva epidemiologica e allentare la stretta in quei territori dove si riterrà necessario. Si terranno sotto controllo i contagi, ma tutte le eventuali deroghe verranno decise dal Consiglio dei Ministri. Al momento non si ha una data precisa per i possibili allentamenti, ma è probabile che tutto avvenga dopo le prime due settimane dall’entrata in vigore delle restrizioni (probabilmente intorno al 20 aprile).  Prima di quel momento, l’Italia sarà suddivisa in due colori, in zone rosse e arancioni con tutte le misure restrittive che abbiamo imparato finora a conoscere: spostamenti vietati in zona rossa, limitati al Comune in fascia arancione; bar e ristoranti aperti solo per consegne a domicilio o asporto (in entrambe le fasce), negozi chiusi in zona rossa, shopping consentito nelle Regioni/Province Autonome in arancione. Come spiega Il Corriere della Sera, è previsto il passaggio in fascia bianca per quei territori dove ci sono 50 contagi settimanali ogni 100.000 abitanti. 

Nel nuovo decreto anche due novità perché sono stati introdotti l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari e lo scudo penale per i vaccinati. Chi non accetta il vaccino contro il Covid verrà sospeso dal “diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da SARS-CoV-2″. 

LEGGI QUI LA BOZZA DEL DECRETO

Nuovo Decreto Draghi: possibile riapertura delle attività

Come già anticipato, la zona gialla è stata al momento “eliminata” e l’Italia resta divisa solo in due fasce di rischio.  Ma in quei territori dove si riterrà necessario, molto probabilmente dopo 2 settimane dall’applicazione delle nuove misure, si potrà valutare di allentare la stretta. In quelle Regioni/Province autonome dove i dati sono da zona gialla, potrebbero anche riaprire bar e ristoranti a pranzo, ma la chiusura – come spiega il Corriere della Sera –  anziché alle 18 potrebbe essere fissata alle 15 o alle 16 per scongiurare il rischio di aperitivi e assembramenti. Restano consentite le consegne a domicilio e l’asporto. Sempre in quei territori con dati incoraggianti, potrebbero riaprire cinema, teatri, musei e mostri, nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza. Palestre e piscine, invece, sembrerebbe che almeno fino al 30 aprile dovranno restare chiuse. 

Leggi anche: Nessuna zona gialla fino al 30 aprile: tutte le regole del nuovo Decreto Draghi

Impostazioni privacy