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Roma, gli studenti occupano il Ripetta: tensioni con le forze dell’ordine. “Stop alla scuola vetrina”

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Liceo Ripetta occupato polizia

È da ieri, 20 ottobre, che gli studenti del liceo Artistico Ripetta – sito nel cuore di Roma – hanno occupato la struttura. Il plesso, ieri, era stato occupato dall’interno e i ragazzi hanno annunciato subito la situazione e i motivi dello ‘sciopero’. Oggi, altri ragazzi hanno tentato di entrare ma le condizioni erano più complicate. 

Occupato il Ripetta: lievi tensioni tra studenti e polizia

Alle 10:00 di questa mattina, circa 70 studenti hanno provato ad unirsi all’occupazione ed entrare nel loro liceo. Il Reparto Mobile della Polizia, lì presente con blindati e scudi, però, ha impedito ai ragazzi l’ingresso. In quel frangente momenti di tensione si sono registrati: gli agenti hanno dichiarato che il loro obiettivo è reprimere l’ingresso, senza urtare o ferire nessuno

Nessuna ‘carica’ infatti è avvenuta, tuttavia sul posto è accorsa un’ambulanza del 118 chiamata da alcuni studenti dopo che un ragazzo ha ricevuto un lieve colpo da uno scudo degli agenti; niente di grave, per fortuna. Ma perché gli studenti hanno occupato il Liceo Ripetta? 

Liceo Ripetta occupato polizia
foto: @_c.a.r.p._

Liceo Ripetta occupato: cosa chiedono e vogliono i ragazzi 

Questo è il comunicato, scritto direttamente dagli studenti per porre in attenzione la situazione che vogliono combattere: “Oggi, 20 Ottobre, come studenti del Liceo Artistico Ripetta abbiamo deciso di occupare la nostra sede centrale.
Questa occupazione nasce dalla necessità di opporci e di lottare, contro le problematiche del nostro Istituto e contro un modello scolastico portato avanti dal Governo e dal ministro Bianchi che, come il PNRR ha dimostrato, segue la stessa linea di tutte quelle politiche che in questi anni hanno massacrato la scuola.
Tali problematiche le abbiamo sentite gravare sulle nostre spalle in maniera esorbitante dall’inizio della pandemia fino ad adesso, dove il malessere e la rabbia di noi studenti è esplosa“.

Dunque gli studenti, portavoce di coloro che non hanno preso o potuto prendere parte all’occupazione chiedono:  “Laboratori, materiale e ripresa delle attività laboratoristi, riscatto della didattica artistica, fondi per l’edilizia, più personale docente, no agli orari scaglionati, scuola e socialità, aula autogestita per gli studenti, ricreazione in cortile libera e multa abolita, miglioramento del percorso che segue studenti D.S.A e B.E.S. e stop alla scuola vetrina“. 

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