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Omicidio Giulia Tramontano, l’avvocato Sartori rinuncia alla difesa di Impagnatiello

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Giulia Tramontano

Emergono nuovi sviluppi all’interno dell’omicidio di Giulia Tramontano. L’avvocato Sebastiano Sartori, che stava curando la difesa di Alessandro Impagnatiello, ha rinunciato a sorpresa all’assistenza del proprio assistito. Una situazione che si è rivelata un colpo di fulmine, specie perchè lo stesso legale aveva risposto ai cronisti quest’oggi, palesando la volontà di richiedere una perizia psichiatrica per il presunto assassino.

Omicidio Giulia Tramontano, si complica per Impagnatiello

Su cosa abbia portato la rottura da Alessandro Impagnatiello e il legale, almeno a oggi è un mistero. Nel primo pomeriggio, l’avvocato avrebbe fatto sapere ai cronisti come “Si tratta di una questione tra me e il mio assistito”. Se oggi il presunto assassino non ha un legale per la difesa, venerdì potrebbero emergere ulteriori tragiche verità sulla morte di Giulia. In tal senso, per il 9 giugno è prevista l’autopsia sul cadavere della ragazza, dove potrebbe essere interessato anche il feto del bambino.

L’interrogatorio di Alessandro Impagnatiello

Se l’autopsia di Giulia Tramontano potrà far ipotizzare il preciso modo in cui è stata uccisa la ragazza, Impagnatiello continua a fornire nuovi dettagli legati all’assassinio della sua fidanzato. Nell’ultimo interrogatorio, sarebbe emerso come “l’uomo abbia fatto tutto da solo, servendosi solamente di un coltello”. Una versione che, prima di lasciare l’incarico, aveva confermato anche l’avvocato Sartori ai cronisti: “Escludo nell’omicidio ci sia un complice. Oggi, per Alessandro Impagnatiello è necessario valutare la sfera psicologica. Il ragazzo è sempre più lucido e ha compreso la situazione che è accaduta a Giulia”. 

Indicazioni sull’arma del delitto

Nel proprio interrogatorio, Alessandro Impagnatiello avrebbe indicato anche dove risiede l’arma del delitto, ovvero il coltello con cui ha ucciso Giulia. Tale lama, secondo le parole del presunto killer, sarebbe ancora presente nella villa dove vivevano i due ragazzi. A chi lo ha interrogato, Alessandro avrebbe detto esplicitamente come “non avrebbe buttato il coltello”. Domani i RIS torneranno nella villa, per ricercare l’arma del delitto.

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