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Omicidio Luca Sacchi, ecco chi sono i presunti assassini

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Luca Sacchi e Anastasiya in una foto insieme prima dell'omicidio arrivate le condanne

Sono giovanissimi i due sospettati per l’omicidio di Luca Sacchi. Si tratta di due ragazzi di 21 anni, entrambi di Roma, del quartiere Ponte di Nona. Uno dei due, Paolo Pirino, è già conosciuto dagli inquirenti per precedenti per droga, mentre l’altro, Valerio Del Grosso, – quello che avrebbe materialmente sparato a Luca Sacchi – sembra non avere precedenti gravi.

Uno dei due ragazzi si è costituito questa notte 2:45, accompagnato dal proprio avvocato, alla squadra mobile di via Genova a Roma. Durante l’interrogatorio, il giovane avrebbe fatto il nome del suo complice, che è stato prelevato subito dopo in un blitz congiunto Polizia-Carabinieri da un hotel della Capitale e poi portato in Questura.

I due sono stati interrogati, ma sembra si siano avvalsi della facoltà di non rispondere.

Già qualche ora prima, la madre e il fratello di uno dei due ragazzi erano andati in commissariato e avevano detto agli agenti che il giovane “Ha fatto una cazzata”. Attraverso questa testimonianza i carabinieri hanno rintracciato i due presunti assassini.

Da indiscrezioni, sembra che l’omicidio possa essere scaturito non da un semplice tentativo di rapina, ma da una questione di droga e che vittima e aggressori si conoscessero. 

Dei testimoni raccontano infatti di aver visto la Smart bianca utilizzata dagli assassini girare più volte prima di entrare in azione, come se stessero aspettando il momento giusto, ovvero di veder arrivare Luca e la fidanzata Anastasia.

Prima di uccidere il ragazzo, i due avevano colpito da dietro la giovane per sottrarle lo zainetto, ma Luca aveva reagito ingaggiando una colluttazione con gli aggressori. Poi il colpo di pistola, quel botto che il titolare del bar ha definito “come l’esplosione di un televisore”. Il pianto della ragazza, le sue urla mentre chiedeva aiuto, gli abitanti del quartiere che a quell’ora – erano le 23:30 – si affacciavano dalla finestra e si trovavano quella scena agghiacciante e chiamavano la polizia. Poi la corsa disperata dell’ambulanza verso il S. Giovanni, dove il tentativo di salvare la vita di Luca non ha dato l’esito sperato.

LE NOVITA’

La ricostruzione
Da quanto emerge oggi, pare che i fatti non siano andati come ricostruito inizialmente: non si tratterebbe di un semplice tentativo di rapina andato male, ma di qualcosa di totalmente diverso. Adesso gli inquirenti ipotizzano  la vittima avesse un appuntamento con i due assassini, dai quali avrebbe dovuto comprare del “fumo”. Ma qualcosa probabilmente è successo durante la trattativa. Forse i due spacciatori hanno provato a rapinare la coppia, per prendersi i soldi senza dare la droga. Si sono dapprima allontanati, poi sono tornati riavvicinandosi alle spalle e li hanno aggrediti strappando lo zainetto, poi tutto e è cosa nota: il tentativo di riprenderlo e poi lo sparo che è costato la vita al 24enne. A esplodere il colpo V D. G., 21enne incensurato.

E proprio sua madre e suo fratello hanno fatto arrivare gli inquirenti sulla pista giusta, presentandosi questa notte al commissariato di San Basilio, raccontando che il ragazzo aveva  “fatto una cazzata”. Dopo questa rivelazione è scatto il blitz congiunto di polizia e carabinieri.

Adesso la Procura indaga per omicidio volontario e i due sono in stato di fermo.

 

 

 

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