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Omicidio nel parco, litigano per la pipì del cane: afferra un coltello e lo ammazza

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Cane di piccola taglia

Una lite degenerata per una pipì di cane all’interno di un parco. Succede anche questo in Italia, dove per i bisogni di un pelosetto si arriva a uccidere una persona. È avvenuto in Emilia-Romagna, dove un uomo ha perso la vita con un fendente alla gola. Una banale lite tra cittadini, che ha portato alle più estreme conseguenze: una coltella nella zona del collo, che ha ucciso dissanguato un signore. 

Lite con omicidio per una pipì del cane

L’episodio è avvenuto nella provincia di Bologna. Qui un ragazzo 31enne, di origine pakistana, avrebbe montato la polemica per la pipì di un cane all’interno del parco di San Giovanni in Persiceto. Il padrone dell’animale, per tutta risposta, avrebbe estratto un coltello dalle proprie tasche, lanciando un fendente proprio al collo del pakistano e ucciderlo per la copiosa emorragia di sangue consequenziale.

Chi è il killer del pakistano?

L’identikit dell’assassino sarebbe un ragazzo di 22 anni, padrone dello stesso cane. Il giovane, fino a prima dell’omicidio, era impegnato come operaio metalmeccanico presso un’industria la zona bolognese. 

Al momento dell’omicidio, il ragazzo sembrava in compagnia di propri amici intimi all’interno del parco dov’è avvenuto l’accoltellamento. L’uomo pakistano, invece, sarebbe arrivato più tardi con la propria bicicletta. A innescare il litigio, probabilmente, l’urinata del cane proprio sopra la bicicletta della vittima. 

Cane di piccola taglia con gli occhi azzurri

Le testimonianze dell’omicidio

Il cane del 22enne è di piccola taglia e forse nel gioco, avrebbe urinato nella zona della bicicletta della vittima. Il pakistano, secondo i primi riscontri, sarebbe arrivato nel parco completamente ubriaco, utilizzando il motivo della pipì dell’animale per attaccare briga con il gruppo dei ragazzi. Chi ha visto il litigio, parla di una reazione sproporzionata, con l’accoltellamento che potrebbe essere addirittura nato come gesto di difesa davanti a qualche reazione insulsa della vittima, che in quei momenti era alterato pesantemente dalle sostanze alcoliche. 

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