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Ostia, chiusa la caserma della polizia locale: un agente positivo al Coronavirus

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Chiusa la caserma della della polizia locale “Stefano Calcioli”, a Ostia, per un caso accertato di Covid-19 riscontrato ieri pomeriggio. Già da questa mattina nei locali della struttura sono in corso le operazioni per la sanificazione, così come su tutti i veicoli in uso agli agenti.

Ieri pomeriggio si è avuta la conferma che un agente, che aveva accusato nei giorni precedenti dei sintomi associabili al Coronavirus nonostante le sue condizioni di salute fossero abbastanza buone, era positivo al Covud-19.

Immediato è scattato l’allarme, con la decisione di chiudere la struttura per poter procedere alla sanificazione degli ambienti e del parco auto, che verrà conclusa entro domani.

Da questa mattina sono anche in corso i tamponi agli agenti di servizio al Gruppo X Mare.

“Auguriamo una pronta guarigione al collega a cui esprimiamo piena solidarietà, vicinanza e sostegno. Gli siamo vicini, in modo non retorico, per qualunque esigenza – dichiarano i sindacalisti Raffaele Paciocca RSU CISL FP e Andrea Venanzoni Dirigente CISL FP – È un fatto davvero grave e che ci interroga, vista la delicatezza del virus e del servizio prestato dalla Polizia Locale, in prima linea con grande abnegazione nel contrasto al virus Covid-19, sulla delicatezza di certe mansioni e sulla assoluta necessità da parte datoriale di adempiere a tutti gli obblighi atti a garantire la salute e la sicurezza delle lavoratrici, dei lavoratori e, stanti i controlli effettuati sul territorio, della cittadinanza. L’amministrazione non deve limitarsi ad esprimere mera solidarietà ma deve rispondere coi fatti, la solidarietà deve tradursi in azioni concrete: e i fatti che chiediamo da due mesi con diffide legali, ultima diffida addirittura dell’11 aprile, note, lettere, comunicazioni formali e comunicati stampa, sono screening epidemiologico del personale del Comando, adozione di tutti i presidi sanitari, completa sanificazione di ambienti e veicoli. Come noto stiamo parlando di un lavoro dinamico, chiamato spesso a una condivisione di ambienti, mezzi, strumenti, e proprio per questo screening epidemiologico e sanificazione sono armi assolutamente irrinunciabili per una efficace azione di contrasto alla diffusione del contagio tra quelle persone che sono in prima linea contro il virus stesso. Come sempre abbiamo fatto continueremo a batterci affinché si possa espletare il proprio servizio così delicato in sicurezza e affinché lavoratrici e lavoratori siano tutelati e abbiano piena assistenza sanitaria, sindacale e legale”.

 

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