Torniamo a parlare della Nuova Ostia, dove ci arrivano nuove segnalazioni sui crolli di Via Guido Vincon. Dalle case lungo la strada, come avevamo già trattato anche nelle settimane scorse, continuano a cadere giù imponenti pezzi di calcinacci, che provengono dalle aree condominiali dei balconi e dei parapetti. Una situazione che, di fatto, sta facendo impazzire i residenti ormai da anni.
Nuova Ostia, continuano a crollare calcinacci su Via Vincon
La situazione è drammatica a Via Vincon, dove stabili privati e comunali si stanno sgretolando gradualmente al suolo per gravi fragilità strutturali. Fare una passeggiata lungo questa strada di questo quadrante lidense, a pochi passi dal Porto di Roma, mostra come gradualmente i balconi presenti nelle palazzine si stanno rompendo, facendo cadere giù mattoni e altro materiale edile utilizzato per edificare gli stabili.
La paura dei residenti che abitano a Via Vincon
Da anni, i residenti di Via Guido Vincon lamentano la vicenda. Email, lettere, segnalazioni, PEC e denunce. Le istituzioni conoscono molto bene la vicenda, tanto da intervenire ormai con la media di una volta a settimana sugli episodi legati a queste palazzine.
Eppure, tanti residenti evitano di scendere in strada per protestare, coscienti di come la loro situazione può essere pesantemente strumentalizzata dai media, volti in cerca di visibilità e soprattutto la politica. L’accusa che fa più male, almeno oggi, è quella di accostare la loro protesta, per tutelare la loro incolumità e quella dei figli, a una “chiara appartenenza a qualche clan del litorale”, in un collegamento che anche a livello logico non è ben chiaro.
La realtà dei fatti? I residenti rischiano di farsi male in questa faccenda
Niente clan o notizie volte a denigrare Ostia. Solo una vicenda che parla, con atti alla mano, di come queste palazzine vivano una grave condizione strutturale e oggi necessitano d’interventi risolutivi. Dopotutto, l’ultima furia di vento su Ostia ha dato il “colpo di grazia” a questi stabili, con i crolli aumentati a dismisura nelle ultime quattro settimane.
Foto: Welcome To Favelas
