Home » Ultime Notizie » Pamela Mastropietro, sit-in davanti alla Cassazione: attesa per la sentenza

Pamela Mastropietro, sit-in davanti alla Cassazione: attesa per la sentenza

Pubblicato il
Pamela Mastropietro

E’ fissata per martedì 23 gennaio 2024 l’udienza della Cassazione in merito all’accusa di violenza sessuale a carico di Innocent Oseghale, già ritenuto responsabile dell’omicidio di Pamela Mastropietro nel gennaio del 2018 a Macerata e condannato all’ergastolo.

Striscione giustizia per Pamela Mastropietro
Striscione giustizia per Pamela Mastropietro – ilcorrieredellacitta.com

Attesa per la sentenza in merito all’omicidio di Pamela Mastropietro

I giudici della Suprema Corte sono chiamati a vagliare l’istanza di impugnazione avanzata dal difensore di Oseghale dopo la sentenza della corte d’appello di Perugia che ha ribadito per l’uomo anche l’accusa di stupro.

“Mi aspetto giustizia, sono passati 6 anni”. A parlare è Alessandra Verni, madre di Pamela Mastropietro, in attesa della sentenza che la Cassazione è chiamata a emettere nei confronti di Innocent Oseghale. “Pamela voleva vivere – si legge su uno degli striscioni esposti dai familiari e dagli amici della vittima a pizza Cavour – e dei mostri le hanno spezzato tutti i sogni. La disumanità non deve diventare normalità. Il disagio non può essere un alibi per un massacro”.

Davanti alla Cassazione anche Pietro Orlandi

Con loro, davanti al ‘Palazzaccio’, anche Pietro Orlandi: “Deve esserci certezza della pena, la giustizia non darà conforto alla mamma di Pamela ma le porterà un minimo di serenità in più. Da parte mia – ha sottolineato – la solidarietà è inevitabile, io ne ho ricevuta tantissima ed è giusto darla anche agli altri”.

Pietro Orlandi
Pietro Orlandi – ilcorrieredellacitta.com

La quinta sezione penale della Cassazione è chiamata ad esaminare il ricorso presentato dalla difesa dell’imputato contro la sentenza emessa a Perugia lo scorso anno in sede d’appello-bis, che aveva confermato la condanna all’ergastolo ritenendo sussistente anche l’aggravante per violenza sessuale.

Nel 2022, infatti, la Cassazione aveva riconosciuto la responsabilità di Oseghale per l’omicidio della 18enne, ma ha disposto un nuovo processo per approfondire la questione relativa alla violenza sessuale. L’accusa nei confronti di Oseghale è quella di aver violentato e ucciso la ragazza, che si era allontanata da una comunità, e di averne smembrato il corpo, nascondendolo in due trolley.

Impostazioni privacy