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Passaporto vaccinale: ecco cosa è e a cosa serve

Pubblicato il
dPLF

Il passaporto vaccinale sta passando dall’essere un’idea, a divenire una vera e propria realtà. L’idea di base è quella di permettere il turismo estivo in massima sicurezza.

L’opinione europea

Molti paesi dell’Europa sono entusiasti dell’idea e l’appoggiano, tra questi troviamo, insieme all’Italia, anche Danimarca, Grecia, Ungheria, Portogallo, Islanda, Spagna, Svezia, Polonia, Cipro, Estonia, Repubblica Ceca etc. I più restii sembrano essere la Germania, Francia e Olanda.

La privacy del vaccino

Il progetto del passaporto vaccinale si sviluppa a partire dal certificato vaccinale digitale interoperabile. L’intenzione è quella di creare un database dove saranno registrate le varie vaccinazioni. Tuttavia, il Garante per la privacy sostiene che I dati relativi allo stato vaccinale sono dati particolarmente delicati e un loro trattamento non corretto può determinare conseguenze gravissime per la vita e i diritti fondamentali delle persone: conseguenze che, nel caso di specie, possono tradursi in discriminazioni, violazioni e compressioni illegittime di libertà costituzionali”, e ancora “il trattamento dei dati relativi allo stato vaccinale dei cittadini a fini di accesso a determinati locali o di fruizione di determinati servizi, debba essere oggetto di una norma di legge nazionale, conforme ai principi in materia di protezione dei dati personali (in particolare, quelli di proporzionalità, limitazione delle finalità e di minimizzazione dei dati), in modo da realizzare un equo bilanciamento tra l’interesse pubblico che si intende perseguire e l’interesse individuale alla riservatezza” e quindi viene precisato che, vista la delicatezza della situazione, la questione “sarà oggetto di una prossima segnalazione al Parlamento”.

 

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