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PASSEGGIATA A MARE CROLLATA, INTERVIENE IL COMUNE

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La passeggiata a mare crolla e l’amministrazione tenta di porre rimedio. Ieri il sindaco di Pomezia Enrico De Fusco ha infatti firmato l’ordinanza per mettere in campo “provvedimenti urgenti per la salvaguardia della pubblica incolumità e del patrimonio demaniale”.\n\nIl Primo Cittadino, premesso “che a causa delle recenti violente mareggiate verificatesi nel corso della stagione invernale e dei fenomeni di erosione connessi il livello dell’arenile in località Torvaianica – nel tratto compreso tra il Piccolo Porto e Bagni di Belvedere – in corrispondenza della passeggiata a mare si è fortemente abbassato provocando la rovina di una delle terrazze che si aprono sulla strada, del suo sottofondo e delle relative sottostrutture di sostegno in calcestruzzi armato” ha dunque ordinato al settore tutela dell’ambiente di predisporre atti necessari alla richiesta ai competenti organi istituzionali della dichiarazione dello stato di calamità naturale e del rimborso delle somme anticipate dal Comune per fronteggiare l’attuale situazione di emergenza.\n\nIn pratica il settore ambiente del Comune dovrà provvedere alla rimozione delle macerie del tratto di passeggiata a mare crollata, la posa in opera di una scogliera in materiali naturali a protezione dell’arenile sottostante, il ripascimento con sabbia compatibile del tratto di arenile in oggetto, in modo da ripristinare il suo declivio naturale e la risistemazione della passeggiata a mare nel tratto interessato dal fenomeno erosivo.\n\n”Abbiamo acquisito il parere del tecnico del nostro ufficio Demanio – ha spiegato De Fusco – e riteniamo urgente adottare tali provvedimenti proprio a salvaguardia della pubblica incolumità e del nostro patrimonio naturale. Provvedimenti che restano preliminari rispetto alla realizzazione di un adeguato e definitivo progetto di difesa della costa”. Provvedimenti, aggiungiamo noi, che vanno presi in fretta, vista non solo l’incombere della stagione turistica, ma soprattutto dal momento che i danni alle nostre coste, anno dopo anno, diventano sempre maggiori proprio a causa della mancanza di interventi risolutivi.

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