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Pasta al pomodoro e…viti nei piatti: la scoperta choc in una mensa scolastica alle porte di Roma

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Mensa Monterotondo viti

Una mensa scolastica come tante se non fosse che nei piatti i bambini hanno trovato oggetti metallici.  Siamo a Monterotondo, alle porte di Roma, nel plesso scolastico di via Nenni e a denunciare quanto accaduto è stato proprio il Comune con tanto di post su Facebook. Stando alle dichiarazioni, nella giornata del 22 aprile e ieri nei piatti sono state trovate delle viti, corpi estranei pericolosi se ingurgitati. Un episodio spiacevole su cui bisogna fare chiarezza e farlo il prima possibile. 

https://www.facebook.com/Comune.Monterotondo/posts/4133952713316160

Oggetti metallici nei piatti, l’allarme in una scuola di Monterotondo

«Il fatto che quest’oggi (ieri, ndr) si sia verificato un altro e identico episodio, nonostante l’attivazione di tutte le procedure di sicurezza e i controlli effettuati, induce a non escludere nessuna ipotesi – afferma il sindaco Riccardo Varone – Per individuare autori e responsabilità e per cautelare tutti, Comune, Istituti scolastici, società concessionaria e soprattutto famiglie e bambini, oggi pomeriggio l’assessore alla Scuola Matteo Garofoli ha inoltrato una formale denuncia presso la locale stazione dei Carabinieri. Inviteremo inoltre i componenti della Commissione Mensa ad ispezionare i locali del centro cottura e a verificare tutta la filiera di produzione, trasporto e somministrazione dei pasti, che, si ricorda, nel plesso in questione come del resto in altri, avviene con porzioni sigillate singolarmente in osservanza delle ancora più stringenti misure igienico-sanitarie legate alla pandemia, ispezione che avverrà nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid».
 
«Confermo il massimo impegno, mio, dell’intera Amministrazione comunale, degli Uffici, degli Istituti comprensivi e della società concessionaria del servizio a far luce su questi episodi inaccettabili – afferma l’assessore alle Politiche educative Matteo Garofoli – nella piena convinzione che l’obiettivo comune sia quello di tutelare la sicurezza e la salute dei bambini. Condivido l’apprensione delle famiglie in un anno già di per sé particolarmente difficile per il mondo della scuola e comprendo le motivazioni che hanno portato ad aprire alla possibilità, per quelle che ne faranno richiesta, di usufruire del pasto domestico, come da comunicazione che i dirigenti scolastici degli Istituti comprensivi interessati dal servizio di refezione scolastica stanno formalizzando in queste ore alla società concessionaria»
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