Piante di marijuana talmente alte che Google Maps aveva “fotografato” la piantagione, ben visibile all’occhio del satellite.
Così è stata scovata dai Carabinieri della Stazione di Ariccia una rigogliosa piantagione nelle campagne tra Aprilia e Lanuvio, con piante di Cannabis indica alte più di tre metri. In manette il proprietario dell’insolito vivaio, un 26enne accusato di coltivazione e produzione di sostanza stupefacente. A scoprire la piantagione un Carabiniere libero dal servizio che, transitando nell’area, ha avvertito l’inconfondibile odore della marijuana senza però riuscire ad individuare il sito. Immediatamente è scaturita una più complessa attività di ricerca che ha permesso ai Carabinieri di localizzare la piantagione, situata in un fossato naturale circondato da folta vegetazione e dirupi. I successivi servizi di osservazione ed una minuziosa mappatura dei terreni circostanti hanno permesso di individuare l’area privata, di proprietà del giovane, che alimentava l’ingegnoso sistema idrico, dislocata a centinaia di metri dal sito. All’interno dell’abitazione dell’arrestato i Carabinieri hanno rinvenuto ulteriore sostanza stupefacente, già essiccata e imbustata per un peso di 120 grammi, nonché materiale per il confezionamento e pesatura. Il ragazzo è stato portato presso il carcere di Velletri a disposizione della locale Procura della Repubblica.
La sostanza sequestrata è stata quantificata in 21 kg che, qualora immessa sul mercato, avrebbe fruttato diverse migliaia di euro.
Singolare curiosità è che la piantagione illegale era ben visibile anche dalle immagini satellitari del sito di Google Maps.