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Pochi cellulari a disposizione e cibo non gradito, migranti fuggono dal Centro di permanenza per rimpatri

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Hanno sfondato porte, danneggiato infissi e arredi. Poi, con armi improvvisate e lamette, si sono procurati delle ferite. E’ così scoppiata una rivolta all’interno del Centro di permanenza per rimpatri di Ponte Galeria, terminata con la fuga di alcuni migranti. 

Sembrerebbe che a scatenare la protesta siano stati la scarsa quantità di telefoni messi a disposizione il cibo poco apprezzato, forse addirittura scaduto. A diffondere la notizia di quanto accaduto venerdì sera il SAP Roma in una nota.

“La Segreteria Provinciale di Roma intende esprimere tutta la solidarietà del caso ai colleghi del Reparto Mobile e dell’Ufficio Immigrazione della questura di Roma che stanotte si sono trovati a fronteggiare l’ennesima rivolta e a contrastare le violente intemperanze degli “ospiti” del CPR di Ponte Galeria, che come noto ha riaperto da alcuni mesi. 

Soltanto l’alta professionalità del personale ha scongiurato più gravi conseguenze e soprattutto ha impedito che nessuno rimanesse ferito in modo serio. Numerosi immigrati, dopo aver divelto infissi e danneggiato arredi ed essersi procurati lesioni con lamette e altre armi improvvisate, hanno scavalcato e forzato il presidio interforze posto a protezione e vigilanza della struttura.

Dopo essersi dispersi nei campi adiacenti, alcuni sono stati fermati nei pressi di Commercity e riaccompagnati nel Centro. Diciassette di loro hanno fatto perdere le proprie tracce. La situazione desta comunque molta preoccupazione.
La Segreteria Provinciale del SAP di Roma, d’intesa con il Segretario Generale Stefano Paoloni, ha richiesto – con una nota urgente – un immediato intervento del Questore di Roma affinché vengano subito poste in essere tutte quelle azioni a tutela dei colleghi, oggetto di sistematici attacchi da parte dei clandestini trattenuti in attesa di essere rimpatriati.”

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