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Pomezia, Coronavirus. Tutti a casa? No, in fila (vicini vicini…) al supermercato

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Pomezia. Conte ha appena finito il suo discorso: la conferenza stampa è stata trasmessa in diretta su tutte le emittenti televisive. Gli italiani hanno scoperto che l’intero territorio nazionale è diventato zona rossa e il succo di quanto esposto si può riassumere con tre parole: “State a casa”. E i pometini che fanno? Spengono la tv, escono di corsa e si accalcano davanti al Carrefour, unico supermercato aperto anche di notte, sulla via del Mare.

Le disposizioni del decreto ministeriale impediscono l’entrata massiva, quindi si forma una lunga coda che si snoda nel parcheggio. Persone con il carrello, molte delle quali che non mantengono la distanza di sicurezza. Ma tanto loro il Coronavirus non lo prendono. Pomezia è “immune”, ha solo 16 casi accertati e chissà quanti altri che covano sotto la cenere. 

A nulla valgono gli appelli al buon senso. Nessuno ha vietato di uscire per andare a fare la spesa, quindi non c’è bisogno di accalcarsi per assaltare il supermercato tutti insieme. Non mancheranno i generi alimentari. Non moriremo di fame: ma ci saranno persone che potranno morire per colpa del comportamento irresponsabile di qualcuno. 

Usiamo tutti il cervello, prima di agire. Insieme possiamo combatte l’espandersi del virus. 

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