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Pomezia, cosa sorgerà nell’ex Casamercato? Dubbi, stranezze e lecite domande

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ex casamercato

Aggiornamento

La foto pubblicata, a noi consegnata direttamente dal consigliere, risulta essere un falso da cui Casapound si dissocia. Le problematiche esposte da Stazi, invece, sono reali, tanto che nei prossimi giorni anche la Regione verrà interessata alla questione.

La foto era stata presa dal gruppo Facebook “Sei di Pomezia se…”.

 

Pomezia, ex Casamercato. “Cosa metteranno dove c’è dove una volta sorgeva Casamercato?”. Diamo una brevissima spiegazione per chi non sapesse cos’era Casamercato: si trattava di grande magazzino di generi non alimentari con vendita diretta al pubblico, dalla superficie molto ampia, che si trova su via Pontina, poco distante da via Naro.

Dopo la chiusura l’area dell’ex Casamercato è rimasta dismessa per tantissimo tempo, fino a quando non sono iniziati, ormai più di un anno fa, dei lavori che hanno sollevato molti “rumors” in città. Si è iniziato a parlare di un centro commerciale, dell’arrivo di colossi come Ikea e Decathon, di realtà che avrebbero portato posti di lavoro e tanto altro. Come ad esempio tanto altro traffico sulla Pontina e tante altre chiusure per i piccoli commercianti di Pomezia. Ma siamo sempre nel campo delle ipotesi, perché di certo non c’è nulla, è tutto avvolto nel mistero. Più volte abbiamo cercato di scoprire cosa si stia facendo in quel cantiere, ma non siamo riusciti a sapere nulla di certo. Quando abbiamo cercato di domandare al Comune ci è stato risposto che, trattandosi di un’area privata, neanche loro sanno ancora niente.

Ma, visto che i lavori vanno avanti, la curiosità è venuta anche ad Alessandro Stazi, consigliere ex Forza Italia (è appena passato a Fratelli d’Italia). “Cosa sta succedendo ai bordi della nostra città? –  si chiede Stazi – Percorrendo la Pontina e volgendo lo sguardo verso la vecchia sede della ex Casamercato, dove giorno dopo giorno sta crescendo una abnorme costruzione, che rispetto alla vecchia costruzione non ha nulla a che vedere, sinceramente la domanda sorge spontanea”. “Da cittadino e da consigliere comunale – prosegue il dott. Stazi – ho cercato subito di richiedere gli atti di quella costruzione, come di consuetudine e di diritto di un consigliere per il bene dei cittadini, ma a tutt’oggi ho ricevuto solo una risposta parziale, alla faccia della trasparenza tanto decantata”.

Il sospetto del consigliere è che la cubatura, così come la destinazione d’uso, non siano conformi con il progetto iniziale, ma che ci siano delle “note stonate”. “Con l’intenzione di capire insieme ai cittadini cosa stava accadendo, ho effettuato una ricerca sul sito della regione Lazio: apriti cielo! Appaiono tutta una serie di istanze riferite ad autorizzare un centro commerciale, forse un parco, ma la cosa che appare anomala è: come mai si chiede una verifica di impatto ambientale, la cosiddetta VIA, solo dopo che e stata costruita la struttura e non prima? E come mai il Comune ha convocato la conferenza dei servizi solo dopo che si è costruito e non prima, anche in questo caso? Mi domando anche: si può costruire un centro commerciale in piena zona industriale? Ci sono le condizioni adatte per la viabilità visti i problemi della Pontina? Chiedo a nome dei commercianti: se apre un centro commerciale, ci saranno ripercussioni per gli esercizi commerciali già esistenti a Pomezia, specie quelli a gestione familiare? Qualcuno dovrà rispondere: o chi sta amministrando adesso, o chi lo ha preceduto. Io mi adopererò anche in Regione affinché’ qualcuno verifichi che tutto sia legittimo e che non arrechi danni alla nostra città e ai cittadini. Dal Comune qualcuno batta un colpo, in modo che poi non si dica che la colpa è di quelli di prima”.

 

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