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Pomezia, famiglie ‘divise’ al momento dell’iscrizione nella scuola di Santa Procula: fa discutere la decisione presa dalla dirigente scolastica

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“Sulla base delle valutazioni effettuate, tutte le classi possono restare nei loro plessi fatta eccezione per i seguenti spostamenti, limitati al periodo emergenziale:
Castagnetta-Martinelli: classe 5° sez. A si sposta nel plesso di S. Procula;
S. Procula: classi 4° e 5° sez. A e B si spostano nel plesso di Via Fiorucci;
classe 1° sez. C è ospitata nel plesso di S. Procula infanzia“. E’ questo il punto cruciale della circolare emessa dalla Dirigente scolastica che sta facendo discutere e creando innumerevoli problemi organizzativi alle famiglie dei piccoli studenti pometini. La decisione presa di spostare i bambini di 4ª e 5ª per far spazio a classi di nuovi iscritti è sembrata ingiusta soprattutto a chi, avendo due figli che da tempo frequentano la stessa scuola, adesso si ritrova a doverne portare uno a Santa Procula e uno a Santa Palomba, nello stesso orario. E’ il caso del signor Augusto, ma come lui sono coinvolte circa una trentina di famiglie: sono infatti circa 80 (su 200 in totale, quindi il 40%) i bambini coinvolti in questi “trasferimenti d’ufficio”. 

SI SPOSTANO ALUNNI DI 4ª E 5ª PER FAR SPAZIO A NUOVE SEZIONI E A BIMBI DI UN’ALTRA SCUOLA

“Sono il papà di due ragazzi che frequentano e mi auguro, che continuino a frequentare il plesso scolastico di Santa Procula – Pomezia (RM) – Istituto Comprensorio Statale “Fabrizio De André”. Leggendo la circolare, sono venuto a conoscenza che a mio figlio, insieme al resto dei suoi compagni, appartenente alla classe V°A, in modo a dir poco sorprendente e sinceramente molto anomalo e poco chiaro, sarà impedito di proseguire il suo percorso formativo presso la struttura scolastica di Santa Procula – scelta a suo tempo per tipologia d’istituto e idonea alla nostra organizzazione familiare e lavorativa. Nella circolare viene scritto che si cerca di ”limitare il più possibile l’impatto sulle famiglie”, ma questo contrasta con l’intenzione di spostare le classi IV° e V° sezione A e B presso il plesso ubicato in via Fiorucci a Santa Palomba. Inoltre, approfondendo le informazioni in mio possesso, ho appreso che una classe V° dal plesso di un’altra struttura – Castagnetta – si sposterà presso la struttura di Santa Procula, andando a occupare il primo degli spazi/aree/aule che occupavano le quattro classi che con la circolare a firma della dirigente scolastica di intendono spostare. Inoltre sono venuto a conoscenza che saranno formate per l’anno scolastico 2020/2021 altre due sezioni di prima: anche queste due nuove classi andranno ad occupare ulteriori due spazi/aree/aule a discapito delle sopracitate quattro classi. La domanda a questo punto sorge spontanea, perché eseguire questa scelta a discapito degli spazi che occupavano i nostri ragazzi da quattro anni?”

“Se non ci fosse spazio – continua il genitore rivolgendosi direttamente alla Dirigente Scolastica che ha firmato il provvedimento – comprenderei la scelta di spostare alcune sezioni/classi presso altri plessi scolastici, al fine di mantenere la giusta distanza sociale tra i ragazzi e seguire le norme anti COVID-19, ma non mi sembra questa la motivazione di fondo, visto le sue scelte di far occupare gli stessi spazi da altre classi e alcune peraltro di nuova formazione, quindi evidentemente il razionale che c’è dietro è un altro e magari le scelte sono più manageriali che prettamente scolastiche, istruttive, sanitarie ed educative. Se non c’è spazio nella struttura, agli occhi di un papà sembrerebbe più logico riuscire a mantenere i ragazzi che hanno già effettuato un percorso di studi in questa struttura e a loro famigliare – a maggior ragione dopo un lungo periodo di istruzione a distanza (lockdown Covid-19) che ha creato non poche difficoltà e destabilizzato i nostri ragazzi per i quali sarebbe importante mantenere dei punti di riferimento – e non prevedere nessuna nuova iscrizione per insufficienza momentanea di spazi e indirizzare i nuovi arrivi e/o iscritti presso strutture più adeguate. Peraltro, gli stessi bambini nuovi iscritti essendo all’inizio del loro percorso formativo non percepirebbero nessuna differenza”.

“Questa decisione – spiega il signor Augusto – non avrà ripercussioni solo sui ragazzi oggetto di cambio di plesso, ma anche sui fratelli e sorelle come nel mio caso. Mio figlio piccolo, frequentando la II° classe dovrà continuare a frequentare il plesso di Santa Procula e non avrà più la possibilità di frequentare lo stesso istituto del fratello maggiore, complicando non poco tutta la gestione logistica della famiglia, inducendo probabilmente a fare dei ragionamenti diversi prendendo in considerazione anche il cambio d’istituto per entrambi i figli essendo la sua decisione di difficile gestione familiare/logistica, sinceramente tutto questo non ha senso.

Il problema dei genitori è organizzativo, visto che prima del 7 settembre non ci sarà da parte del Comune di Pomezia la risposta riguardo al trasporto pubblico. Come potrebbero i genitori, specie se single, accompagnare due bambini in due scuole diverse nella stessa fascia oraria?

“Ad oggi non esiste un servizio navetta scuolabus tra le sedi di Santa Procula e Santa Palomba – lamenta Augusto – E qui inizia il successivo problema: nell’eventualità il Comune di Pomezia decidesse di non erogare questo tipo di servizio – peraltro eventualmente erogato con costi a carico delle famiglie – io come dovrei fare per portare all’orario d’ingresso scolastico un figlio a Santa Palomba e l’altro a Santa Procula? Mi sembra evidente che sarà impossibile, pertanto i ragazzi impattati dalla sua decisione saranno entrambi i miei due figli, i quali per una sua decisione priva di qualsiasi razionale logico saranno probabilmente costretti a cambiare istituto e sinceramente tutto questo mi sembra assurdo”.

“Oggi ho partecipato, insieme ad altre mamme, a un incontro con la vice preside, la quale ci informa che le nostre aule saranno occupate dai nuovi iscritti, perché sono più piccoli. Sarebbe stato invece opportuno dire a loro che l’iscrizione sarebbe stata possibile, ma con una sede diversa: a quel punto il genitore in fase di iscrizione avrebbe potuto decidere, mentre noi adesso siamo obbligate a cambiare scuola”, ha dichiarato una mamma.

 

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