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Pomezia, la comunità di Santa Procula festeggia Sant’Antonio Abate

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Il 17 Gennaio ricorre la festa di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali, degli agricoltori, dei mezzi agricoli, della campagna e dei raccolti.

Il Santo,  nato in Egitto nell’anno 251 da una famiglia molto ricca, ha deciso di lasciare tutto il suo patrimonio ai poveri e ritirarsi nel deserto, vivendo con il minimo indispensabile per essere più vicino a Dio. In molti seguirono il suo esempio ed egli fondò la prima comunità di monaci.

La parrocchia di Santa Procula lo ha scelto come Santo Patrono in compagnia di Sant’Isidoro agricoltore.

Anche quest’anno la comunità, prevalentemente agricola e comunque legata alla terra, ha voluto rispettare  la tradizione ed ha festeggiato il suo Santo protettore domenica 20 Gennaio.

Per i parrocchiani non si tratta solo di tradizione ma anche e soprattutto un modo per avvicinarsi all’esempio di vita cristiana di un Santo che ha lasciato le sue ricchezze ai poveri per vivere più a contatto con il suo Dio e con le persone  che hanno deciso di seguirlo.

Due i momenti importanti della celebrazione. La benedizione dei frutti della campagna, donati dai coltivatori del territorio e la benedizione degli animali e dei mezzi agricoli, presenti sul piazzale antistante la chiesa, durante la celebrazione eucaristica della mattina, piccoli simboli per celebrare la presenza di Dio nella natura e nella vita di tutti i giorni.

Nel pomeriggio numerosi fedeli, nonostante il freddo e la pioggia, hanno accompagnato la statua del Santo in processione attraverso le campagne di Santa Procula, per testimoniare la loro fede e per chiedere a Sant’Antonio di intercedere presso Dio la fecondità della terra e dello spirito delle persone.

 

Durante la celebrazione eucaristica che ha seguito la processione, il parroco ha benedetto i pani che i fedeli, come vuole la devozione e la tradizione, hanno portato a casa per darlo in pasto agli animali e per mangiarlo in famiglia, altro piccolo simbolo per chiedere al Santo di preservare da malattie e disgrazie gli animali e le famiglie.

La festa si è conclusa con un momento conviviale a base di panini e salsiccia, fagioli con le cotiche, dolci fatti in casa preparati dalle bravissime cuoche del territorio.

Con la festa di Sant’Antonio Abate si concludono le feste invernali e inizia la preparazione alla grande festa della Pasqua.

 

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