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Pomezia, ‘nessuna scuola’ per il bimbo con disabilità gravissima, il caso: “Questa è la città dell’esclusione”

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DIsabilità gravissima Pomezia

Una mamma che chiede soltanto che il diritto alla scuola del suo bimbo con disabilità gravissima venga rispettato e garantito. Ma dopo aver ricevuto numerosi ‘no’ ed essere stata rimpallata (come spesso avviene) da una parte all’altra ha deciso di sfogarsi sui social (qui il suo post) raccontando la sua storia. Noi l’abbiamo contattata per cercare di saperne di più.

‘Nessuna scuola’ a Pomezia per il bambino con disabilità gravissima

Ci spiega la mamma Erika: “Mio figlio ha iniziato l’anno scolastico a settembre in una scuola dell’infanzia statale di Pomezia. Ma dopo aver avuto dei problemi con l’insegnante di sostegno abbiamo deciso di ritirarlo a febbraio avendo notato dei preoccupanti cambiamenti comportamentali“. Il suo bimbo ha tre anni e mezzo, non parla, e soffre di spettro autistico con riconosciuta disabilità gravissima. “A quel punto abbiamo provato ad iscriverlo in un’altra scuola dato che ha bisogno, per via delle sue problematiche di salute, di stare in contesti sociali che vadano oltre alle terapie extra scolastiche che segue. Ma non è stato possibile”.

Nessuna disponibilità negli Istituti scolastici del territorio (anche privati) fino a giugno

La mamma ci spiega di aver provato anche con le ludoteche e con gli asili privati ricevendo però, seppur per motivazioni differenti (posti esauriti, mancanza di personale docente in grado di seguirlo, termini per le iscrizioni scaduti, ecc.), sempre la stessa risposta. Per il bambino, almeno per quest’anno scolastico, sembra non esserci posto da nessuna parte. “A settembre fortunatamente siamo riusciti ad iscriverlo in un’altra scuola statale del territorio ma il problema lo abbiamo chiaramente adesso: come faremo fino a giugno? Mio figlio ha bisogno della scuola, di stare con i suoi pari, ma l’unica alternativa adesso è quella di tenerlo a casa con me”, è l’allarme lanciato dal genitore.

La risposta del Comune di Pomezia: “Scaduti i termini per l’iscrizione”

Un tentativo, prosegue la signora Erika, è stato fatto anche con il Comune. Mi sono rivolta anche al Comune di Pomezia e ai servizi sociali della città di Pomezia, ma ad oggi nessuno ha voluto ascoltarmi per cercare di trovare una soluzione per mio figlio. Ho fatto richiesta anche per avere un’assistente educativo domiciliare ma anche in questo caso siamo in attesa”, prosegue la mamma. 

In particolare il Comune di Pomezia, nel rispondere il 1 marzo scorso all’istanza della famiglia – presentata il 13 febbraio – con un preavviso di diniego poi formalizzato qualche giorno più tardi, spiegava quanto segue: “Questa Amministrazione comunica che intende non accogliere l’istanza per i seguenti motivi: l’accesso alle Scuole dell’Infanzia comunale di Pomezia è disciplinato dal Regolamento per il funzionamento delle scuole dell’infanzia comunali, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 117 del 30.12.2019. Ai sensi dell’art. 13 del succitato Regolamento i minori con disabilità hanno priorità nell’ammissione alle graduatorie che vengono approvate all’esito del Bando annuale per l’iscrizione all’Infanzia comunale. La S.V. non ha effettuato l’iscrizione alla Scuola dell’Infanzia comunale nel periodo di apertura del Bando annuale per 1’A.s. 2023-2024 che è scaduto alle ore 24.00 del 30 gennaio 2023 e pertanto la richiesta non è accoglibile”.

L’appello della mamma di Pomezia per il figlio con disabilità

“Trovo veramente vergognoso e assurdo tutto questo perché mio figlio con disabilità psichica-sensoriale ha diritto a frequentare la scuola e qui invece nessuno fa niente. Come mamma che vuole far sentire la sua voce e far valere i diritti per suo figlio disabile posso solamente dire che Pomezia è una città non per l’inclusione, ma per l’esclusione sociale – per non parlare delle difficoltà nel richiedere gli aiuti economici (qui i nostri servizi di approfondimento sul tema) – di chi invece ne avrebbe un disperato bisogno”.

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