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Pomezia, via vai di clienti nella villetta: sequestrato centro ‘massaggi’ a luci rosse

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prostituzione a Torvaianica Alta

Non erano bastati i due arresti effettuati un mese fa. Gli “affari”, dopo qualche giorno di sosta, sono ripresi come e più di prima, almeno nella sede pometina di Torvaianica Alta, in via Mar Arabico. Un via vai di uomini alla ricerca di emozioni forti, con ragazze perlopiù orientali. Giovani, belle e disponibili, almeno da quanto scritto negli annunci pubblicati negli appositi siti.

Ma l’andirivieni di uomini di tutte le età in quella strada abbastanza nascosta, tutti diretti verso il cancello grigio, non è passata inosservata ai Carabinieri della Compagnia di Pomezia.

Clienti all’interno del villino

I militari, dopo aver tenuto sotto controllo per alcuni giorni l’attività che si si svolgeva all’interno del villino, ieri – 30 dicembre – sono intervenuti nuovamente. E hanno trovato delle ragazze che si intrattenevano con alcuni clienti. Altri uomini, proprio mentre i carabinieri stavano ispezionando l’abitazione, si sono avvicinando per recarsi al loro appuntamento, ma, visti i movimenti dei militari, hanno preferito fare immediatamente dietro front e tornare indietro prima di rischiare di essere a loro volta identificati.

Il precedente blitz 

Il 19 novembre sempre i carabinieri avevano effettuato un altro blitz, che aveva portato all’arresto di una coppia di cittadini cinesi. I due, un uomo e una donna, gestivano la casa di appuntamenti di Torvaianica Alta, due a Roma, in via Marsala, loro sede principale, e una a L’Aquila. I compiti dei due erano ben definiti. Ogni volta che i clienti prenotavano le prestazioni, la donna – che aveva un telefono dedicato al centro di Torvaianica Alta – le inoltrava alle ragazze, che si facevano trovare pronte nel villino di via Mar Arabico. L’uomo invece si dedicava alla cura della pubblicità su internet. La donna, 51 anni, era stata arrestata in flagranza di reato con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Per l’uomo, invece, un 43enne, c’era stata anche l’accusa di resistenza a un pubblico ufficiale, in quanto per provare a scappare ha colpito i Carabinieri. Entrambi sono stati portati in carcere.

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