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Quando arrivano i nuovi vaccini ReiThera, Curevac e Novavax: differenze e novità

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Circa un milione le multe in arrivo per gli over 50 no vax

La campagna vaccinale in Italia (ma non solo) continua perché l’obiettivo è quello di somministrare più dosi possibili al giorno. Il Premier Mario Draghi, in conferenza stampa, ha ribadito che bisogna tenere in considerazione la campagna di vaccinazione per poter parlare di eventuali riaperture. Oltre ad AstraZeneca, Moderna, Pfizer e Johnson & Johnson, vediamo a che punto sono gli altri vaccini. 

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Quando arrivano i vaccini ReiThera, Curevac e Novavax?

I vaccini Curevac e l’americano Novavax, come spiega il Messaggero, potrebbero essere presto approvati dall’Ema perché sono sotto osservazione. Il vaccino Curevac è a mRNA, è tedesco, prevede due dosi e si può conservare in un frigo a temperature normali. Quello Novavax, invece, è americano, dovrebbe essere somministrato in due dosi ed è a base proteica con piccole particelle ottenute da una versione di laboratorio della proteina Spike. 

Vaccino ReiThera made in Italy: cosa sappiamo

Il vaccino ReiThera è quello made in Italy, sviluppato da ReiThera in collaborazione con l’Istituto Spallanzani di Roma. Dopo la prima fase, a gennaio era arrivato il via libera per il finanziamento della Fase 2 del nuovo vaccino contro il Covid, che sarà prodotto proprio in provincia di Roma, a Castel Romano. A Latina, a marzo, sono partite le somministrazioni delle prime dosi sui volontari e si spera possa essere approvato il prima possibile. 

Nella fase 1 il vaccino made in Italy “non ha avuto alcun avvento avverso grave nei primi 28 giorni dalla vaccinazioni, un risultato migliore rispetto a Moderna e Pfizer che hanno avuto effetti indesiderati. Il picco di produzione di anticorpi a 4 settimane resta costante e il vaccino è a una sola dose”, come ha riferito il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito. “Il 92,5% dei vaccinati ha sviluppato anticorpi rilevabili. Comparando i dati di questo studio con Moderna e Pfizer siamo in linea e ci aspettiamo la capacita del vaccino di prevenire la malattia sostanzialmente come gli altri vaccini. Il protocollo lo sottometteremo alle agenzie regolatorie in tempi brevi e ipotesi è di chiudere fase 3 entro l’estate”, ha concluso Ippoliti. 

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