Palestre e piscine sono tra le attività più investite dagli effetti del Coronavirus. Ormai sono chiuse da troppo tempo e sembra essere ancora molto lontana la loro apertura. Per il momento, infatti, è concesso ai gestori di consentire l’ingresso agli iscritti solo se si vive in una zona bianca. L’approvazione del Cts sulla riapertura dello sport al chiuso, infatti, non è bastata per ottenere l’ok del Governo. L’attuale Dpcm, in vigore fino al 6 aprile, ha infatti prolungato lo stop per gli impianti sportivi al chiuso, allentando però le restrizioni per teatri, cinema e musei. Ma cerchiamo di capire insieme le possibile date di riapertura.
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Palestre e piscine: quando riaprono?
L’unica certezza che si ha, purtroppo è che non riapriranno prima del 7 aprile. Ovviamente per quelle regioni che si trovano in zona gialla/arancione/rossa ma non per la zona bianca, dove palestre, piscine, scuole di danza e impianti sportivi al chiuso sono aperti. Draghi nella riunione di ieri con il Ministro della Salute e il Cts ha parlato di voler allentare le restrizioni, chissà se nel nuovo decreto legge le palestre avranno l’ok da Palazzo Chigi per riaprire le porte.
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Palestre e piscine: le regole sulla riapertura in zona gialla e arancione
Anche se non è sicura la data della riapertura, certo è che avverrà in maniera graduale. Le zone di colore che caratterizzano le Regioni saranno sicuramente un buon punto di partenza, per capire come far muovere la gente e i gestori. Lasciando fuori la zona rossa, ecco gli scenari più probabili sulle regole della riapertura.
In zona gialla, la riapertura sarebbe totale: palestre, piscine, attività sportive individuali, anche acquatiche, hanno l’okay senza troppe restrizioni.
In zona arancione si potrebbe partire solo con gli allenamenti individuali. Scuole di danza e attività per bambini stanno consentiti con l’apertura delle scuole. Non si potranno effettuare docce né spogliatoi e i tappetini bisognerà portarseli da casa.
