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Rebibbia, gravi disordini in carcere: detenuti bruciano materassi, chiesta l’amnistia a causa dell’emergenza Coronavirus

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Ladro inseguito si schianta contro il carcere di rebibbia

Da questa mattina, 9 marzo 2020, sono 27 le carceri dove si stanno svolgendo proteste da parte dei detenuti, alcuni dei quali chiedono l’amnistia a causa dell’emergenza #Covid19.

Gravi disordini si registrano nel carcere di Rebibbia a Roma, dove – oltre a bruciare diversi materassi – alcuni reclusi avrebbero assaltato le infermerie. Lo riferisce il Sindacato di polizia penitenziaria.

Sul posto sono presenti dalle ore 13.55 diverse squadre dei Vigili del Fuoco a seguito di alcuni focolai nei diversi bracci del penitenziario su richiesta della Polizia Penitenziaria. Presenti sul posto le squadre di Nomentano, Rustica, il Funzionario di Guardia e il Capo Turno provinciale, con l’ausilio di un’autoscala, un’autobotte, il carro teli e il carro autoprotettori. Sul posto anche i Carabinieri.

“La drammatica rivolta nelle carceri alla quale stiamo assistendo in questo ore pone al centro dell’attenzione il grosso rischio che sta vivendo, anche nella nostra Regione, la polizia penitenziaria spesso costretta a lavorare sotto organico e in situazioni di perenne emergenza. Chiediamo quindi che anche nel Lazio vengano messe subito in campo tutte le misure necessarie per tutelare le Forze dell’Ordine e per scongiurare che anche nel nostro territorio la situazione possa degenerare”, dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo.

“Sta succedendo quello che in tempo di pace si direbbe ‘nessuno vuole vedere’, cioè che le condizioni delle nostre carceri sono condizioni insostenibili e che quindi quando arriva la goccia del coronavirus che fa traboccare il vaso, il vaso trabocca. Il personale è insufficiente tutto l’anno, non solo quando c’è il coronavirus. Noi come radicali lo stiamo dicendo da giorni. Oggi sarebbe il caso di aumentare tutti i contatti con l’esterno attraverso mezzi tecnologici diversi dalle visite, dall’altro sarebbe il caso di fornire le carceri di strumenti di triage, e poi provvedimenti intelligenti che in questo momento possano ridurre la pressione all’interno degli istituti. E’ chiaro che se noi già da domani mattina avessimo 8mila persone in meno nelle carceri italiane sicuramente sarebbe una situazione che si alleggerisce. Sono 8mila persone che devono scontare dai 2 ai 3 mesi, quindi persone che tutto sommato potrebbero accedere ad una moratoria in modo molto semplice. L’hanno fatto in Iran, non c’è bisogno di arrivare nella moderna scandinavia per vedere questi provvedimenti”. Così il consigliere della Regione Lazio in quota Radicali, Alessandro Capriccioli intervenuto su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 ddt).

 

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