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Riaperture, ecco quando potrebbero riaprire ristoranti, bar, cinema e teatri

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Ristoranti al chiuso zona bianca quante persone?

«Non ho una data per le riaperture, dipende dai contagi e dalle vaccinazioni». In un’Italia ormai perlopiù in zona arancione, con poche Regioni in fascia rossa, il premier Draghi continua sulla linea della prudenza. Una data specifica per le riaperture, come ha dichiarato in conferenza stampa, non c’è perché un elemento fondamentale da considerare – oltre all’andamento della curva epidemiologica – è anche la campagna di vaccinazione. «Ho visto Salvini e le Regioni, Anci, poi anche Bersani. C’è un equilibrio. E’ normale chiedere aperture: la migliore forme di sostegno all’economia sono le aperture, ne sono consapevole. Naturalmente c’è da condannare la violenza ma capisco la disperazione a l’alienazione di chi protesta. Voglio vedere nelle prossime settimane di riaprire in sicurezza a partire dalle scuole, l’obiettivo è un mese di presenza» – ha proseguito il Premier. E se da una parte una data specifica per poter riaprire tutto non c’è, dall’altra le parole di Mario Draghi infondono ottimismo. 

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Ecco quando potrebbero riaprire ristoranti, bar, cinema e teatri. Il piano di aprile

Lunedì 19 aprile. E’ questa la data che, come spiega il Messaggero, potrebbe segnalare l’inizio di una pseudo normalità. Dopo il monitoraggio degli esperti di cabina di regia di venerdì prossimo, bar, ristoranti, cinema e teatri potrebbero anche riaprire in quei territori dove i dati sono da zona gialla. Il Lazio, per esempio, è in zona arancione con un Rt a 0.9 e l’incidenza in calo: valori che, se non fosse stata eliminata la fascia gialla, avrebbero permesso alla Regione di allentare le misure. Anche se nel Lazio, lo ricordiamo, resta alta la pressione sugli ospedali e andrebbe tenuto in considerazione anche quel parametro per un passaggio dalla zona all’altra. Come riporta il quotidiano romano, nel Governo c’è chi spinge per le riaperture e chi, come Speranza, vorrebbe che l’Italia fosse divisa in due zone (arancioni e rosse) almeno fino al 1 maggio. Nonostante il ministro della Salute sia ottimista affinché si possano creare delle condizioni per allentare la stretta.

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E’ bene ribadire che pure se fosse, non sarà una “via libera tutti”: bar e ristoranti potrebbero alzare la saracinesca per pranzo fino alle 15 o alle 16; cinema teatri e musei potrebbero riaprire nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza. Palestre e piscine, invece, dovranno ancora aspettare. Tutto, per un’eventuale apertura, dipenderà dalla campagna di vaccinazione e dall’andamento della curva epidemiologica, con la speranza che il virus freni la sua corsa. 

 

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