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Rientra a Roma e tre rom la derubano sulla metro, ecco la ‘tecnica’. Lo sfogo: ‘Non ci sono controlli’

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Furto metro

Scale mobili e ascensori guasti da tempo, lavori in corso da anni, orari non di certo svizzeri e corse che non sempre vengono rispettate. Stiamo parlando del trasporto pubblico di Roma, la Capitale d’Italia, quella che ogni giorno vede passare negli snodi ferroviari principali (e non solo) migliaia e migliaia di pendolari. A qualcuno verrebbe da dire che tutto questo può bastare. Ma si sbaglia. Tra disservizi e disagi, gli utenti spesso devono fare i conti con i furti, sempre più frequenti. 

Di ritorno da Berlino, il furto ‘lampo’ nella metro di Roma 

Rosanna era appena rientrata da Berlino quando sulla metro, della linea A di Roma, è stata derubata. E’ successo ieri pomeriggio, intorno alle 17, quando alla stazione Subaugusta sono saliti a bordo due uomini, un ragazzo sui 30/35 anni di origini slave, magro, scavato in volto e con naso pronunciato e l’altro di corporatura robusta con un codino e di circa 50 anni. Con loro anche una ragazza, che apparentemente sembrava non conoscere gli altri due. Apparentemente perché con il senno di poi la storia prende una piega diversa. Rosanna era seduta e al suo fianco aveva la borsa quando, all’altezza della fermata Lucio Sesto, ha notato le tre persone allontanarsi. Saranno andate via, ha pensato la donna, che ha visto la ragazza alzarsi con “un fagotto tra le mani“.  Ma sbagliava. Solo alla fermata Numidio Quadrato, Rosanna si è accorta di non avere più con sé la borsa. E’ così che alla stazione Porta Furba è scesa dalla metro e ha chiamato la Polizia con l’aiuto di una ragazza. Poi, pochi minuti dopo, un uomo di origine peruviana l’ha avvisata e le ha indicato che la sua borsa era stata abbandonata sulla scalinata della stazione Porta Furba. All’interno non c’erano più i suoi documenti: i banditi hanno portato via la sua carta d’identità, il tesserino da giornalista, le sigarette e 115 euro in contanti. 

“Basta con la rassegnazione”

Rosanna ha denunciato tutto alla Polizia e spera che presto i tre  malviventi vengano identificati e assicurati alla giustizia. Ma quello che più sconcerta è che i furti nelle metro di Roma sembrano essere ormai all’ordine del giorno. Quasi una quotidianità, una normalità a cui molti sembrano essersi “abituati”. “Queste fermate sono pericolose. Ti seccano sempre”, ha raccontato una ragazza.  Ma Rosanna non ci sta, perché nulla è normale. “Perché mai un agente in borghese in metropolitana a Roma, mai un arresto. Io lancio un appello alla giunta, quella attuale e quella che verrà: gli zingari sono delinquenti come gli altri. Spacciano, rubano, sfruttano i bambini e fanno loro del male. Vanno arrestati sul fatto. Questo malcostume deve finire”. Poi, l’appello ai romani affinché la “ribellione” prenda il posto dell’acquiescenza: “Basta con la rassegnazione. Fa male a noi, fa male a Roma”. 

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