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RIFIUTI: EMERGENZA O DISSERVIZIO?

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Rifiuti, ma qual è la verità? Di chi è la colpa se le strade sono di nuovo piene di rifiuti, se la raccolta differenziata, invece di ottimizzarsi grazie all’esperienza acquisita, peggiora di giorno in giorno? Per le strade dell’intero territorio comunale – tranne che in poche vie limitrofe a Piazza Indipendenza – la situazione è più che preoccupante, con punte di gravità assoluta soprattutto nei quartieri dove è stata avviata la raccolta porta a porta. Da ormai un paio di settimane l’umido non viene raccolto: pare che i centri di raccolta non accettino più i rifiuti pometini. Sorge il sospetto che sia a causa di mancati pagamenti, ma l’assessore all’ambiente Piero Toce smentisce. “Abbiamo avuto dei problemi perché dei siti che utilizzavamo alcuni sono stati chiusi, altri hanno fallito ed altri ancora non hanno più posto per il conferimento”. Quindi sono stati pagati? “Sì, sono stati pagati. Adesso conferiamo in una discarica di Alessandria, ma attraverso una ditta di Latina e non più tramite quella di Caserta, che non collabora più con il Comune di Pomezia”. Resta il fatto che le strade sono colme di rifiuti. “Il conferimento dell’umido è ripreso in queste ore: visto che adesso i mezzi si sono svuotati la raccolta può ora riprendere a pieno ritmo”. Ritmo che risulta comunque alquanto blando, visto che difficilmente si vedono mezzi all’opera. “La ditta ha avuto i mezzi guasti, ma adesso sono rientrati, o stanno rientrando, tutti in servizio”. Ma non si guastano un po’ troppo spesso? “Effettivamente i mezzi utilizzati sono obsoleti”, ammette Toce. L’appalto, almeno si spera, prevedeva però mezzi funzionanti… “Per questo motivo l’Amministrazione ha fatto un’altra multa: siamo ormai arrivati a quasi 3 milioni di euro che la ditta dovrà pagare”. Secondo lei li pagherà? “Esiste una fidejussione a garanzia, fatta dalle ditte vincitrici del concorso al momento della sottoscrizione del contratto: ovviamente le ditte fanno ogni volta ricorso, ma se l’autorità preposta riconoscerà le nostre ragioni potremo trattenere i fondi della fidejussione”.
Altro problema riguarda il pagamento degli stipendi agli operai che lavorano per le ditte appaltatrici, la Aimeri e la Formula Ambiente. Ad oggi solo chi ha il contratto con Formula Ambiente ha ricevuto il pagamento relativo al mese di gennaio, peraltro avvenuto solo due giorni fa, mentre i dipendenti della Aimeri sono ancora a bocca asciutta. “Noi abbiamo una parte di colpa – ammette Toce – perché abbiamo fatto il bonifico con 4 giorni di ritardo. A quanto so io, i dipendenti sono stati pagati tutti, anche se con questi 4 giorni di ritardo”. Ma così non è. Ed i lavoratori di entrambe le ditte nei giorni di attesa hanno operato una sorta di “sciopero lavorativo”, con il servizio svolto in maniera alquanto superficiale in segno di protesta. “Era l’unico modo per farci sentire”, confessa un lavoratore che vuole ovviamente rimanere anonimo.
Intanto a pagare le conseguenze dei vari “contrattempi” sono gli abitanti, che si sono riuniti in comitati spontanei. Le segnalazioni vengono inviate attraverso facebook e sul sito decorourbano.org. Quest’ultimo è il “social network per il dialogo con le Pubbliche Amministrazioni”, e rappresenta un ottimo sistema per le Amministrazioni per il monitoraggio costante ed in tempo reale della situazione rifiuti e discariche abusive, ma il Comune di Pomezia non ha ancora attivato il servizio. Su FB il gruppo che segnala le criticità ha raccolto 140 iscritti in sole due settimane, segno che il problema è sentito da molti cittadini, che inviano foto ed indicazioni su tempi e modi di raccolta. Dalle foto inviate la situazione appare drammatica.
“Non è possibile risolvere in un solo giorno l’emergenza causata da 10 di mancata raccolta”, ha affermato l’Assessore. C’è da dire che oggiin alcuni punti sono stati ritirati sia la carta che la plastica, ma in molti altri gli scarrabili sono rimasti “desolatamente pieni”. Che sia arrivato il momento di prendere provvedimenti anche drastici affinché queste “emergenze” non si presentino più?
“Stiamo lavorando alla stesura del nuovo capitolato d’appalto, ma il continuo cambiamento delle leggi in materia di ambiente complica le cose, soprattutto perché i decreti attuativi non sono ancora usciti: il rischio è arrivare alla gara con un capitolato che non va più bene. Abbiamo allora pensato di preparare, in alternativa, un tipo di contratto provvisorio che ci traghetti dalla fine di questo contratto al nuovo affido”. Le due società che attualmente gestiscono il servizio non potranno partecipare alla nuova gara a causa del contenzioso aperto con l’Amministrazione al momento in cui sono state impugnate le multe. Potrebbero però continuare in virtù del contratto provvisorio? “L’ipotesi non può essere scartata del tutto, ma solo a fronte di garanzie reali: nuovi mezzi, servizio ottemperato in determinati modi e condizioni”. E se le condizioni le potessero dettare i cittadini sarebbero davvero poche: o la città viene pulita per bene o è meglio che cambiate mestiere.

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