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Roma. Amianto sul posto di lavoro, 44enne si ammala: Inail condannato al risarcimento

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pericolo amianto

Si torna a parlare di amianto nelle sedi lavorative e dipendente che, di conseguenza, si ammalano gravemente. L’ultimo episodio riguarda il dipendente di banca a Roma, che proprio per questa tipologia di materiale cancerogeno, ad appena 44 anni si è ammalato di mesotelioma pleurico. Dopo indagini sul suo male, l’INPS è stata condannata a risarcire il lavoratore per le problematiche emerse di conseguenza alle criticità del suo posto di lavoro. 

Amianto sul suo posto di lavoro e si ammala di tumore: INPS condannata a risarcire un lavoratore

Il dipendente era stato assunto presso una nota banca del quartiere Eur, a Roma. Nel periodo in cui ha lavorato presso quella sede, all’incirca 14 anni, è stato dimostrato con dati scientifici come abbia respirato fibre asbesto. Secondo i rilevamenti sulla struttura, a prova della patologia subita dal dipendente, tale materiale sarebbe stato inserito anche nelle travi del soffitto. 

La Corte d’Appello riconosce le ragioni del lavoratore

A riconoscere le parti del lavoratore, davanti dati incontrovertibili sulla patologia sanitaria e la sua origine, è stata la Corte d’Appello di Roma. I giudici hanno deciso come, per risarcimento, all’ex dipendente spetteranno 200 mila euro, più una rendita che riscuoterà a vita. Tutto questo, secondo le spiegazioni dei legali dell’uomo, per aver risparmiato amianto nel periodo tra il 2000 e il 2014. 

Perché c’era l’amianto nella banca dell’Eur?

Le motivazioni dietro la malattia del signore, prendendo il dossier scientifico attorno all’indagine, sorge dalla costruzione della stessa banca. La struttura era stata costruita con l’amianto, probabilmente in un periodo dove ancora il materiale veniva utilizzato – senza limiti di legge – per isolare il calore nelle strutture edilizie.

Solo nel 2007, all’interno degli stessi locali è avvenuta una ristrutturazione, dove dagli spazi bancari è stato rimosso tutto l’amianto e quindi di fatto una bonifica dell’intera area dal prodotto. Un intervento, però, risultato molto tardivo per la salute dell’uomo. 

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