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Roma, calci e pugni a una 12enne disabile: 3 bulle pestano una ragazzina, poi mettono il video su Instagram

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Ragazza pestata di botte ad Anzio dalle compagne

Doveva essere una giornata al parco, di quelle spensierate e all’insegna del divertimento. Ma per una bimba disabile di 12 anni quell’apparente tranquillità si è trasformata in un incubo. La 12enne, infatti, è stata picchiata brutalmente, a “suon” di calci e pugni, da tre ragazzine più grandi di lei, ma sempre minorenni. Una violenza gratuita, un episodio aberrante avvenuto il 2 aprile scorso a Roma, nel Parco Porro Lambertenghi, al Nuovo Salario. 

Bimba disabile picchiata nel parco da tre ragazzine

Come ricostruisce il Messaggero, la bimba è stata prima spintonata, poi presa a pugni e per i capelli da una ragazza che non conosceva. Una ferocia che non si è fermata neanche quando la 12enne è caduta a terra. Anzi. E’ a quel punto che sono arrivati altri ragazzini, l’hanno accerchiata e picchiata in tre. Poi, come se non bastasse, smartphone alla mano hanno ripreso le botte e hanno pubblicato quel video in diretta sui social. 

Una scena, però, che non è di certo passata inosservata, con la parola fine che è stata messa al pestaggio grazie all’intervento di un gruppo di persone.

E’ stato fatto tutto per qualche like su Instagram, con mia figlia disabile di 12 anni malmenata da tre bulle” – ha spiegato la madre della vittima al quotidiano romano. La bimba è stata subito soccorsa, portata in ospedale e dimessa con una prognosi di 21 giorni con un trauma cranico. I genitori della 12enne hanno deciso di chiedere aiuto al Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop, con la denuncia per lesioni volontarie e stalking che sarà presentata alla Procura dei Minori. 

Tutto il centro Nazionale contro il Bullismo – Bulli Stop con i suoi Ambasciatori è scioccato dall’accaduto. Servono pene pesanti per tutti: le bulle, chi incita, chi riprende e chi ride. Il nostro legale penalista non si fermerà fino a quando non ci sarà giustizia. Supporteremo la piccola con la nostra pedagogista. Noi non stiamo in silenzio” – si legge sulla pagina ufficiale del Centro. A quanto pare, i Carabinieri della compagnia di Montesacro hanno depositato ieri una dettagliata informativa su quanto accaduto e le tre bulle sembrerebbero essere state identificate. 

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