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Roma, casi di brionchiolite in crescita tra i bambini: quali sono i sintomi e le cure

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Diversi casi di bronchiolite tra i bambini piccoli a Roma - www.IlCorrieredellacittà.com

Tossetta e naso colante sono i primi indicatori di un’epidemia che a Roma ha preso di mira i più piccini. Nelle ultime gli accesi ospedaliere per bronchiolite sono a centinaia, tantissimi gli infanti con problemi respiratori a causa del virus respiratorio sinciziale.

Pediatri e specialisti sconsigliano rimedi fai da te ed estremi, come le spugnature o altre trovate della nonna. Anche l’antibiotico, generalmente considerato utile, in questi casi “non serve ed è rischiosissimo”, ha spiegato Teresa Mazzone, responsabile della Simpe, Società italiana dei medici pediatri, a Il Messaggero.

Diversi casi di bronchiolite tra i bambini piccoli a Roma - www.IlCorrieredellacittà.com
Diversi casi di bronchiolite tra i bambini piccoli a Roma – www.IlCorrieredellacittà.com

 

Casi di bronchiolite in tutta Roma. Simpe: “Almeno 30 bambini visitati al giorno”

I numeri dichiarati dalla Simpe sono preoccupanti ed evidenziano in questo periodo un picco del virus tra i neonati. Solo all’Ospedale Bambin Gesù si parla tra i 300 e i 350 accessi al giorno. Dati che, sotto Natale, hanno raggiunto anche i 450 al giorno. Stando a questi numeri, i contagi potrebbero protrarsi almeno fino a febbraio ed è per questo che i medici consigliano massima attenzione da parte dei genitori e prevenzione laddove possibile.

I sintomi sono molto comuni tra i bambini piccoli e, proprio per questo, possono essere presi sotto gamba dai genitori o, al peggio, essere confusi col Covid: tosse secca stizzosa, rinite, secrezioni nasali e febbre sono gli indicatori più comuni di uno stato di malattia, a cui si associa anche la perdita di appetito da parte dei bimbi. Come raccontato dalla Dott.ssa Mazzone a Il Messaggero, a oggi sono in media 30 i bambini visitati al giorno, senza contare le decine di chiamate e mail dei genitori che arrivano quotidianamente negli ambulatori ospedalieri.

Ditta di pulizie in ospedale

Motivo per cui all’Ospedale Umberto I di Roma, per esempio, sono state rafforzate le squadre di intervento e ridotti i ricoveri non urgenti. È vero infatti che il 60% dei pazienti affetti da bronchiolite presenta solo tosse e febbre, ma il 10% di loro comunque ha bisogno di un ricovero.

Le soluzioni sconsigliate: no ad antibiotico non prescritto, spugnature o “rimedi fai da te”

Quando si ha a che fare con i bambini piccoli è importanti attenersi solo alle indicazioni dei pediatri e degli specialisti. In questo caso l’utilizzo di antiobiotici non prescritti può risultare pericolosissimo per i bambini, così come i rimedi della nonna, tra cui le spugnature. “La malattia non va via con l’alcol”, ha spiegato Cristaldi a Il Messaggero.

Fondamentale invece è la prevenzione, a partire dalle normali misure igieniche, di distanziamento e, soprattutto, dai vaccini recentemente approdati sul mercato. A fine luglio 2023 per esempio è stato dato il via libera in Europa al primo vaccino contro le bronchioliti, da somministrare anche alle donne incinte tra la 32° e la 33° settimana di gravidanza. Si tratta di un anticorpo monoclonale che viene dato ai bimbi più a rischio e alle donne in gravidanza. Già dal prossimo anno potrebbe essere approvato dall’Aifa e acquistabile.

 

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