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Roma. Corruzione all’ufficio condoni, ecco i costi: 150 euro per una firma falsa e da 1000 a 1500 per una pratica ‘agevolata’

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C’era un vero e proprio tariffario, dietro il sistema di mazzette scoperto dai carabinieri della Compagnia Roma-Eur che l’altro ieri hanno arrestato 6 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, truffa e falsa attestazione e certificazione, facendo finire agli arresti domiciliari 4 dipendenti della società “Risorse per Roma Spa”, appaltata dal Comune di Roma per la gestione dell’ufficio Condono, un funzionario comunale e un geometra, libero professionista, in quanto avrebbero agevolato i privati richiedenti nella favorevole approvazione delle pratiche in danno della Pubblica amministrazione. 

IL LISTINO PREZZI DELLE MAZZETTE

Per approvare le pratiche, veniva richiesto un importo che andava da 1000 a 1500 euro, con picchi che potevano superare anche i 2000 euro: la differenza dipendeva dalla difficoltà dell’inter da seguire e dall’importanza e dal valore della pratica stessa. Si parla di perizie false (per la singola firma su un documento erano sufficienti 150 euro), di documenti retrodatati e foto ritoccate. Se si volevano informazioni riservate sulla propria pratica, si dovevano sborsare 200 euro, mentre per avere una copia del progetto senza che nessuno lo sapesse la cifra saliva a 250 euro, stesso costo che veniva richiesto per far sparire un documento scomodo all’interno di un fascicolo. Serviva il doppio – 500 euro – per velocizzare la propria pratica, mentre cifre molto più alte, 2000 euro, servivano per avere le sanatorie e indicazioni per pagare meno oneri di urbanizzazione rispetto a quanto dovuto.

LE PROVE PRESE DALLE INTERCETTAZIONI

Tutte accuse riportate nell’ordinanza firmata dal Giudice per le Indagini Preliminari Claudio Carini, con cui i carabinieri hanno potuto procedere agli arresti, ricavate grazie ad anni di intercettazioni, che hanno portato a scoprire mazzette per un valore di almeno mezzo milione di euro.

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