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Roma, dottoressa multata di 533 euro mentre recupera i cavi per far ripartire la macchina scrive alla Raggi: ‘Pagherò con i soldi della mia ridicola busta paga’

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“Buonasera, sono la Dottoressa Anna D’Angelillo, medico in formazione specialistica presso il reparto di malattie infettive del Policlinico Gemelli, quotidianamente impegnata nell’assistenza ai pazienti affetti da Covid-19″. Inizia così la lettera aperta inviata dalla dottoressa D’Angelillo alla sindaca di Roma Virginia Raggi dopo che il medico è stato multato per essere uscita per mettere in moto la sua auto che non partiva. Uno sfogo che esprime tutta l’amarezza di non aver ricevuto comprensione da chi avrebbe invece avrebbe dovuto dimostrare empatia e solidarietà nei confronti della categoria che più di tutti, in questo periodo, sta mettendo a rischio la vita.
“Accortami che la macchina non partiva – prosegue la dottoressa – ho pensato di approfittare di un giorno non lavorativo per recuperare dei cavi da un mio collega e far ripartire la macchina. Sono stata aiutata dalla Guardia di Finanza per mettere in moto l’auto, per poi essere multata 150 metri dopo dalla Polizia, nonostante abbia cercato più volte di chiarire la situazione.
Questi 533 euro li scalerò dalla mia busta paga, già ridicola di fronte agli straordinari, ai rischi e e ai sacrifici di questi mesi”.

Il post ha ricevuto centinaia di commenti, tutti a favore del medico, e altrettante condivisioni.
Non si sa se la dottoressa fosse in possesso dell’autocertificazione, ma – anche se non l’avesse avuta – questo non sarebbe motivo di sanzione, perché il documento poteva essere compilato sul posto. Evidentemente la motivazione fornita non è stata ritenuta valida per uscire di casa.
“Ho scritto questo post perché per me era importante sapere di non essere sola, e vi ringrazio tutti, ma adesso la mia battaglia proseguirà per opportune vie legali e confido che la giustizia, nonostante i suoi giustizieri, faccia il suo corso. Andrà tutto bene”, ha aggiunto la dottoressa, e immediatamente ha avuto dalla sua parte legali hanno offerto di assisterla gratuitamente. “Gentile Dottoressa, siete veri eroi! Noi tutti vi siamo grati infinitamente. Sarei davvero molto onorato di poterle mettere gratis a disposizione la mia assistenza per ricorrere contro questo verbale irragionevole. È’ una piccola cosa in confronto alle grandi cose che fate ogni giorno voi in prima linea…”
Manca solo la risposta della sindaca, che sulla vicenda non si è espressa. Giuridicamente non è lei a dover prendere posizione, ma, essendo a lei che il medico si è rivolta, magari una parola di incoraggiamento per un sicuro chiarimento tra le parti ci sarebbe anche potuta essere. 
 
 
 
 
 
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