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Roma e il Lazio in zona bianca, la possibile data: ecco cosa cambia e le regole da seguire

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Due persone che indossano la mascherina per proteggersi dal COVID

In un’Italia che sta ripartendo, oltre alla zona gialla è stata reintrodotta anche la fascia bianca, quella più “ambita” da tutte le Regioni/Province Autonome. Dal prossimo 1 giugno, con i dati incoraggianti, Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna passeranno in zona bianca e dal 7 giugno la stessa fortunata sorte toccherà ad Abruzzo, Veneto e Liguria. Ma quando anche il Lazio potrà fare questo “balzo” e allentare (ancora di più) le misure? 

Roma e il Lazio in zona bianca da quando?

Con il nuovo Decreto, per il passaggio in zona bianca l’incidenza dei contagi deve essere inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per ben tre settimane consecutive. Ma se nel Lazio da qualche giorno i contagi giornalieri sono in calo, dall’ultimo monitoraggio di venerdì scorso il tasso di incidenza era pari a 95 casi ogni 100.000 abitanti: dato che non consente, al momento, il passaggio in zona bianca.

Stando a un calcolo di Fanpage, nell’ultima settimana sono stati registrati 3.927 casi nel Lazio, con una media di 560 al giorno: il tasso di incidenza sarebbe quindi a quota 68 e per scendere ci sarebbe bisogno di 2.850 nuovi contagi nella settimana di riferimento, circa 400 casi al giorno. Se questo dato dovesse essere raggiunto venerdì 28 maggio, è probabile che il Lazio passi in zona bianca lunedì 14 giugno. Al momento, però, va ricordato che non c’è nessuna data ufficiale e tutto dipenderà dalla curva epidemiologica, con la speranza che i positivi continuino a diminuire. 

Zona bianca vuol dire allentamento delle misure. Sì perché tutte le attività possono riaprire e il coprifuoco non esiste, ma i cittadini sono tenuti a rispettare i protocolli di sicurezza – dalla mascherina al distanziamento – per non vanificare gli sforzi, per non tornare indietro. 

Coronavirus nel Lazio: cosa dicono i dati

Continua la frenata nel Lazio: ieri si sono registrati 348 nuovi casi positivi e sono in calo anche le terapie intensive, i ricoveri e i decessi. Inoltre, stando ai dati dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali aggiornati al 18 maggio, nel Lazio la percentuale dei posti letto di terapia intensiva occupata da pazienti Covid è del 23% (soglia di rischio è del 30%). Per i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia la percentuale è del 24, contro la soglia di rischio del 40%. Numeri che fanno ben sperare. 

 

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