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Roma, emergenza rifiuti in strada, i cittadini preparano una mappa per Ama: l’iniziativa, ecco le zone peggiori

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L'emergenza immondizia a Roma non si placa. Flop bidoni dei rifiuti interrati

Una guida interattiva per le aree più sporche della Capitale. Non è un tour tra i rifiuti di Roma quello che propongono i comitati civici, ma uno strumento utile che la cittadinanza offre ad Ama e alle amministrazioni capitoline per intervenire sul degrado a Roma e sui rifiuti che appestano i quartieri.

Alcuni comitati civici hanno deciso così di “mappare” le aree dove si accumulano più rifiuti e inviarle ad Ama per permetterle di intervenire il prima possibile. Una richiesta utopica? Per i promotori, sommersi da mesi di immondizia, si tratterebbe di uno strumento ormai necessario: “Così tutti sapranno l’entità del degrado di queste zone”, hanno raccontato alcuni aderenti.

Degrado a Roma: Esquilino, San Giovanni e Monti le zone più sporche

La proposta arriva dai comitati di “Piazza Vittorio partecipata”, “Esquilino vivo”, insieme agli abitanti di via Giolitti e il gruppo “Tutti per Roma”. Sono alcune delle aree più trafficate della città, complice anche la presenza della stazione Termini che raccoglie migliaia di turisti, vagabondi e senzatetto. I comitati hanno perciò unito le forze per mettere in conoscenza Ama del livello di degrado in cui si trovano ormai i quartieri. Una condizione che, però, riguarda tanto l’Esquilino, così come San Giovanni e Monti.

In quest’ultimo caso, “la raccolta porta a porta nel weekend non funziona”, ha raccontato Emma Amiconi, portavoce di Roma per tutti, al Messaggero, e ciò produrrebbe un accumulo di rifiuti nel weekend, in un’area densa di turismo, complici case vacanze e b&b.

I comitati mappano i quartieri più sporchi

Dalle criticità alle proposte, i comitati coinvolti nella mappatura dei rifiuti avrebbero già avviato un’interlocuzione con Roma Capitale, Municipio e Ama. Si parlerebbe di alcuni quartieri pilota per poi estendersi a tutta la città come strumento partecipato per la cittadinanza per aggiornare in tempo reale tutti i casi di degrado.

“Vorremmo partire dall’Esquilino e da Monti per proporre una sperimentazione che può essere applicata eventualmente a tutta la città”, ha raccontato Emma Amiconi.

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