Roma, esercizi commerciali e strutture ricettive abusive: 16 i provvedimenti di chiusura

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Sequestro della Polizia a San Lorenzo - Roma

Ancora controlli della Polizia di Stato per le strade di Roma, con il fine di mantenere la legalità e il rispetto delle leggi. Gli ultimi sopralluoghi sono avvenuti presso le attività commerciali e le strutture ricettive della Capitale, con analisi che hanno fatto emergere diverse realtà con gravi irregolarità alle spalle. Nei vari controlli effettuati, è stato rilevato come determinate attività di pernottamento non chiedevano la registrazione dei propri clienti e soprattutto vedevano forti difformità nei sistemi di sicurezza. 

Le attività sequestrate dalla Polizia a Roma

Sono 16 i provvedimenti di chiusura, sospensione e addirittura sequestro verso le attività commerciali di Roma. Tra negozi e attività ricettive, nessuna di queste è stata trovata a rispettare le leggi in materia per il loro campo di lavoro. Il Commissariato di San Lorenzo, nelle scorse ore ha sequestrato un affittacamere abusivo, con le stanze presenti su via degli Apuli. Struttura che, già nel recente passato, era stata chiusa dalle forze dell’ordine per assenza di certificazioni comunali. 

Sequestro a Primavalle della Polizia - Roma
Sequestro a Primavalle della Polizia – Roma

La chiusura dell’affittacamere abusivo a Roma

Durante i controlli della Polizia a San Lorenzo, sono numerose le criticità emerse presso un affittacamere abusivo. Sul piano della sicurezza dei locali, i cavi elettrici erano scoperti in più aree dell’attività. Poi gli estintori, fondamentali per estinguere le fiamme in caso di incendio, vedevano la revisione scaduta addirittura da anni. Per quello che riguarda le via di fuga, richieste dalla legge, erano tutte ostruite dalla presenza di mobili o addirittura materiale da magazzino. 

Chiuso un affittacamere in zona Termini

A Via XX Settembre e a pochi passi dalla stazione Termini e la fermata metro di Barberini, è stato chiuso un affittacamere. Gestito da un cittadino straniero, è stato dimostrato come la realtà ricettiva non prendesse le registrazioni dei propri clienti. Inoltre, non comunicava i prezzi delle camere in nessuna maniera, oltre a non possedere una planimetria delle vie di fuga in caso di emergenza. 

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