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Roma, i botti di Capodanno e i danni che hanno causato: dalle persone ferite agli uccelli morti

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Come già ribadito più volte, il Capodanno 2020 a Roma prevedeva il divieto di fuochi d’artificio, botti, petardi, razzi e altri materiali esplodenti a partire dalla mezzanotte del 30 dicembre, fino alle ore 24:00 del 6 gennaio 2020, come stabilito dalla Sindaca Virginia Raggi. Tuttavia molti romani, in barba ai divieti, si sono divertiti a sparare fuochi d’artificio e petardi nella notte più attesa dell’anno.

I danni sono stati molteplici, a partire da appartamenti interi che hanno preso fuoco in varie zone di Roma, passando per stormi di volatili deceduti, fino ad arrivare a danni più “lievi” tra le strade della Capitale. In zona Appio ad esempio, un petardo è stato legato ad un semaforo e poi fatto saltare in aria. Il motivo? Probabilmente puro “divertimento”. Al momento non si hanno notizie rispetto alle conseguenze di questo gesto. Certo è che, da quanto si è potuto vedere, il divieto di materiale pirotecnico è stato rispettato molto poco dalla popolazione.

Per quanto riguarda le persone, 9 – almeno al momento – sono coloro che si sono rivolti ai pronto soccorsi della Capitale a seguito di ferite causate dall’accensione di fuochi d’artificio e botti: ustioni, lesioni agli arti e abrasioni alla cornea quanto riscontrato dai medici. 

Foto di Welcome to Favelas

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