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Roma: «In quel sacco c’è una donna e nessuno fa niente», caos e polemiche nel quartiere (ma la verità è un’altra)

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In quel sacco c’è una donna” questa la frase dell’orrore in cui, i residenti del quartiere Monteverde, si sono imbattuti ieri sera. Una busta di plastica, la forma di una donna all’interno e – ad accompagnare il tutto – un: “l’ambulanza è arrivata, l’ha guardata e se n’è andata via” (nda).  Se il tutto poteva essere interpretato come un’omissione di soccorso o (anche peggio) abbandono di cadavere, nulla di questo è avvenuto. La donna c’è, si, e stava dormendo all’interno di quel misero sacco di plastica. “Purtroppo quella donna vive in quelle condizioni da anni e rifiuta gli aiuti” scrive Maria ponendo in luce una realtà – quella degli homeless – che Roma vive quotidianamente. 

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Gli enti di aiuto come Servizi Sociali e Croce Rossa, tentano in tutti i modi di aiutare le persone che vivono così, per strada, abbandonate a sé: “La C.R. tutte le settimane la controlla, le dà una pulita, anche qualche commerciante si preoccupa di lei” scrive Alessia e conclude il suo commento con “Gli invisibili esistono solo se non vuoi vedere“. 
Ed ha ragione, perché c’è, nel mondo, chi vive così. E le opzioni per reagire sono due: alimentare la cultura dell’odio oppure aiutare; i più pragmatici parlano di un ricovero, di uno sradicamento dalla strada altri invece, dal canto loro, raccomandano di portare qualcosa di caldo da mangiare e qualcosa da bere. Sarebbe semplicemente più facile se si smettesse di non vedere

Credit: F. D. A. (gruppo fb Monteverde)
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