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Roma, investito e ucciso insegnante da uno scooter: il commovente appello degli amici per cercare testimoni

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“In accordo con la famiglia abbiamo autorizzato l’espianto degli organi. Marco salverà la vita ad altre persone”. Inizia così il post pubblicato oggi per annunciare la morte di Marco Visentin, insegnante del Liceo Righi di Roma, scrittore e giornalista, morto dopo essere stato investito da uno scooter mentre camminava a piedi a Piazza Vittorio, dove era andato a fare la spesa venerdì 30 ottobre intorno alle 8 del mattino.
“Grazie a tutti per i numerosissimi messaggi di affetto e di vicinanza – si legge ancora nel post scritto oggi da una sua carissima amica, Romina Pepe – Ad Halloween ci capitava di finire in un supermercato a fare gli scemi con i gadget a tema. Facevamo spesso gli scemi, nonostante i nostri post 45 anni, o forse proprio per quello, ma facevamo anche discorsi seri, passeggiando per il rione, nei nostri “mondezza tour” o andandoci a prendere un dolcino da Regoli o “le paste di fragoline” da D’Amore. Non potremo più farlo. Il mio migliore amico, Marco Visentin, è stato investito da uno scooter a piazza Vittorio, venerdì mattina: è in coma irreversibile.
Era gentile, colto, spiritosissimo, generoso; ti ascoltava quando avevi un problema e pretendeva anche lui un’attenzione assoluta quando ti parlava dei suoi (quante litigate per la mia attenzione altalenante o perché gli dicevo di andare al punto invece di prenderla larga e raccontare ogni dettaglio!)”.
“Se n’è andato così, una mattina di ottobre: era uscito per fare la spesa al mercato e non è più tornato nella sua casa di via Principe Amedeo – descrive Romina Pepe – Noi, i suoi amici, abbiamo scoperto cosa fosse successo nel pomeriggio di venerdì, perché non rispondeva più ai messaggi né al telefono: abbiamo cominciato a chiamare gli ospedali e lo abbiamo trovato al San Giovanni, in terapia intensiva, già in condizioni critiche. Chiunque si sia trovato venerdì mattina intorno alle otto tra Piazza Vittorio e via Mamiani e sa o ha visto qualcosa dell’incidente può scrivermi in privato: non serve a salvarlo, purtroppo, ma dà a noi amici – increduli, impotenti, straziati- almeno un quadro più chiaro di cosa sia successo. Come avrebbe detto lui ‘consolamose co’ l’ajetto'”.
Tantissimi i messaggi di cordoglio che sono arrivati: il professore era stimato e amato sia dagli alunni che dalle famiglie. La speranza è che qualcuno abbia visto qualcosa di utile per ricostruire gli ultimi attimi di vita dell’uomo.
La Polizia Locale fa sapere che la persona che lo ha investito – un uomo del 1963 – è stata identificata. Rimasto ferito a sua volta, è stato portato in ospedale per essere medicato.
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