Home » Ultime Notizie » Roma, la fotografia per raccontare l’accessibilità urbana delle persone disabili: “Una sfida sociale”

Roma, la fotografia per raccontare l’accessibilità urbana delle persone disabili: “Una sfida sociale”

Pubblicato il
disabile che scatta una foto

Esposti a Tor Bella Monaca gli scatti dei partecipanti con disabilità al progetto “WonderWall | Il Muro delle meraviglie” : un tour artistico per ripensare le periferie romane nel segno dell’inclusione.

progetto WonderWall | Il Muro delle Meraviglie
La Roma accessibile di “WonderWall”, il 27 aprile una mostra fotografica gratuita per raccontare l’accessibilità urbana – corrieredellacittà.com

 

L’inclusione intesa come esperienza artistica, immersiva e da condividere con chi la vive sulla propria pelle. A raccontare il proprio punto di vista sulla disabilità saranno i partecipanti di “WonderWall | Il muro delle Meraviglie”, progetto promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, che il 27 aprile 2024 giungerà al suo ultimo appuntamento con una vera e propria mostra d’arte.

Dopo quattro mesi di laboratori di lettura fotografica, arti visive e studio delle mappe urbane che costituiscono le principali periferie della Capitale, i partecipanti di “WonderWall” esporranno infatti i loro lavori per raccontare come le persone con disabilità percepiscono le città, le loro strade, la viabilità e gli spazi. Lo faranno all’interno di uno spazio apposito nell’Istituto Comprensivo “Melissa Bassi”, a Tor Bella Monaca, che per l’occasione ospiterà la mostra degli “artisti dell’inclusione”. Un evento conclusivo che in realtà apre al dibattito sull’accessibilità urbana: attraverso un’esposizione fotografica le persone saranno accompagnate per mano e aiutate a riscoprire Roma con gli occhi di chi, ogni giorno, la affronta come una sfida personale.

A Tor Bella Monaca una mostra gratuita per raccontare arte e disabilità

Negli scatti fotografici sarà possibile comprendere, oltre alla stessa Tor Bella Monaca, quartieri come San Lorenzo, Montagnola e San Paolo non solo seguendo il racconto della street art, della cultura popolare, urbana e della commemorazione storica delle borgate, ma anche con la percezione di chi attraversa quei luoghi spesso con grandi difficoltà. “A volte gli spazi museali e artistici sano essere molto belli ma anche molto formali”, racconta Lisa Dieni, portavoce dell’associazione Handicap Noi e gli Altri, “noi abbiamo cercato un pieno accesso alla fruizione culturale in maniera diversa, itinerante, in luoghi dova l’arte e la cultura sono fisicamente presenti ma sotto forme diverse, che lo strumento fotografico sa rappresentare al meglio”.

Per questo motivo l’associazione “Handicap Noi e gli Altri”, promotrice del progetto, ha deciso di rendere per un giorno protagonisti di questo racconto inedito, spesso taciuto, gli aderenti dell’iniziativa, autori di una Roma raccontata nel segno dell’accessibilità. “Con questa iniziativa ho potuto riscoprire in quanto disabile la dimensione dello stare insieme e quella artistica, imparando i particolari tecnico-iconografici e urbanistici dei luoghi visitati”, confida Riccardo Pietrarelli, vice presidente dell’Aps, “È stato un po’ come ritornare a scuola gomito a gomito. Un po’ di questa bellezza condivisa rimarrà sicuramente dentro di noi e speriamo sia condivisa anche dalle persone nel quotidiano”.

Tra murales, arti performative e mostra fotografica: il programma del 27 aprile

A partire dalle ore 10 di sabato 27 aprile, diversi saranno i momenti di intrattenimento previsti nel corso della giornata. L’inaugurazione della mostra fotografica WonderWall si terrà alle ore 10.30, a cui seguirà un tour raccontato delle fotografie realizzate dai ragazzi coinvolti nel progetto.

Durante la mattinata, lo street artist Gojo, che nel corso dell’iniziativa ha guidato i partecipanti di “WonderWall” alla scoperta dell’arte urbana tra le principali periferie di Roma, realizzerà un murale speciale dedicato al progetto, che i ragazzi con disabilità completeranno insieme a collaboratori ed operatori di WonderWall.

Dalle ore 12.00 ci sarà spazio per la compagnia “Gruppo Danza Oggi” con “Tor Bella Street Meet Roma”, una serie di spettacoli per omaggiare il quartiere che ospita l’iniziativa e al contempo la sede storica dell’Aps “Handicap Noi e gli Altri” (sita in via Giovanni Castano n. 39), che per anni ha rappresentato un luogo di aggregazione fondamentale per la collettività e per l’inclusione sociale.

progetto WonderWall | Il Muro delle Meraviglie
La Roma accessibile di “WonderWall”, il 27 aprile una mostra fotografica gratuita per raccontare l’accessibilità urbana – corrieredellacittà.com

 

Infatti Nicola Migliorati, ballerino, si esibirà portando in scena momenti dedicati agli sport street e urban: una prima parte sarà dedicata allo stile dance & rap, dalle ore 12.00 alle 13.00 con esibizioni dal vivo e workshop in cui sperimentare insieme passi di danza; nella seconda parte, dalle ore 13.45 alle 16.00, lo show di arti performative riguarderà invece gli extreme sports, come skateboard, roller e Bmx, con la possibilità di avvicinarsi alle discipline e provarle sul posto grazie agli “extreme teachers”.

Il progetto “WonderWall – Il Muro delle meraviglie”

Il laboratorio esperienziale di “WonderWall | Il Muro delle meraviglie” è vincitore dell’avviso pubblico “Raccolta di proposte progettuali per la realizzazione di eventi, manifestazioni, iniziative e progetti di interesse per l’amministrazione capitolina di rilevanza cittadina” promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.

Il progetto nasce grazie all’Associazione “Handicap Noi e gli Altri” che, fin dalla sua fondazione, ha accettato la sfida delle periferie urbane, realizzato attività di promozione e integrazione sociale, in particolare delle persone disabili, nel quartiere di Tor Bella Monaca e nel contesto territoriale del VI Municipio di Roma Capitale. “Credo l’arte oggi parli in modo corretto della disabilità, ma troppo spesso ne rappresenti soltanto i limiti”, spiega Samanta Sollima, fotografa ed esperta di arti visive che ha guidato i laboratori, “Sono felice di aver avuto la possibilità di raccontare con la fotografia le occasioni della disabilità, il rapporto con l’arte, di accompagnare chi c’era nella scoperta della fotografia come strumento artistico di espressione non verbale”.

Impostazioni privacy