Restaurare gli storici mosaici della Galleria Borghese. Questo è uno degli obiettivi del famoso polo museale romano, che proprio in queste ore ha lanciato una raccolta fondi per effettuare le dovute manutenzioni a quei beni artistici di inestimabile valore. Secondo gli esperti di arte, per effettuare un restauro completo ci vogliono almeno 50 mila euro, un cifra che sicuramente tutti i cittadini contribuiranno a far ottenere.
La raccolta fondi per i mosaici della Galleria Borghese
La Galleria Borghese ha lanciato la fundraising, proprio con l’obiettivo di recuperare l’antico splendore dei propri pezzi in mosaico. Tra i beni inestimabili da dover assolutamente tutelare, la scena di un combattimento legato al IV secolo. Tali scene rappresenterebbero scene legate all’Antica Roma, con episodi legati alle azioni di caccia o addirittura le leggendarie lotte tra gladiatori.
L’iniziativa della Galleria Borghese
Sulla raccolta fondi del noto polo museale, leggiamo questo: “Galleria Borghese lancia una nuova raccolta fondi per restaurare tre dei cinque pannelli del mosaico con scene di caccia e combattimenti tra gladiatori provenienti da una villa romana di epoca imperiale”. Con questi soldi, si effettueranno le manutenzioni su almeno tre mosaici su cinque depositati nel noto sito artistico romano.
Le origini del mosaico all’interno della Galleria Borghese
Da recuperare saranno almeno tre pannelli in mosaico. Pezzi artistici e archeologici recuperati, dagli studiosi, presso un’antica villa romana risalente all’Impero Romano. Tale pannelli legati ai fasti dell’Antica Roma, oggi sono posizionati nella sala del Mariano Rossi. Tali mosaici, secondo gli studiosi di arte, decoravano al tempo proprio le ville romane, raccontando una precisa narrazione all’interno di quelle mura.
Il mosaico portato a Villa Borghese
Dopo la scoperta del ritrovamento archeologico e artistico, fu il principe Francesco Borghese Aldobrandini a volere il trasferimento di quel capolavoro all’interno della propria tenuta. Nel giro di poco tempo, infatti, lo fece sistemare all’interno di Villa Borghese.
