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Roma, ‘La Polizia mi ha aggredito e chiamato handicappato di m***’: la denuncia di un attivista

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persona zoppa

Abuso di potere su una persona con handicap di Roma. Questa la storia di un’attivista capitolino, fermato nella notte tra mercoledì e giovedì 16/17 agosto. Il giovane si trovava per strada al momento del controllo dei poliziotti, quando dagli stessi agenti si è visto pronunciare epiteti irripetibili legati alla sua disabilità. Il ragazzo, come tornato libero di circolare, ha denunciato l’episodio. 

Poliziotti insultano l’attivista disabile a Roma

Si trovava nella zona della Romanina, ovvero un quartiere non proprio tranquillo nelle ore notturne. Mentre si trova lì, viene fermato da una volante della Polizia, che su di lui vuole effettuare il solito controllo di routine. 

Almeno sperava così il ragazzo, che peraltro era un noto attivista nella zona romana. Gli agenti, dopo averlo fermato, hanno cominciato a denigrarlo per l’attivismo politico e soprattutto per il suo handicap. Come racconta a La Repubblica, gli arrivano a dire “handicappato di m***a”. 

L’aggressione al ragazzo disabile

Un fermo da horror, considerato come la persona in questione non avrebbe potuto scappare o muoversi in nessun modo proprio per la sua disabilità. Secondo i racconti del ragazzo, nonostante fosse completamente innocuo per la propria condizione fisica, qualche scappellotto sulla testa, oltre a qualche pugno, gli è arrivato. In maniera peraltro del tutto ingiustificata. 

Le motivazioni dietro la presunta aggressione

Secondo la vittima della vicenda, l’aggressione sarebbe nata dall’appartenenza politica dello stesso giovane attivista. Durante l’aggressione, che ha portato il ragazzo a essere ricoverato in ospedale, un agente avrebbe platealmente detto: “Ora il Governo è cambiato, sono c***i per te e quelli come te”. Una violenza inaudita, che se confermata, aprirebbe un caso eclatante all’interno del Paese. 

Dopotutto, al giovane sarebbe stato compiuto, probabilmente, non solo un fermo, ma anche un vero e proprio atto di bullismo. Chi lo ha fermato, addirittura lo avrebbe etichettato come “zoppo di m***a”, con botte che lo terranno fermo almeno per 20 giorni di prognosi. 

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