Home » Ultime Notizie » Roma. Lanciano le uova contro un ragazzo autistico, poi si pentono: ‘Scusaci, passeremo del tempo con te’

Roma. Lanciano le uova contro un ragazzo autistico, poi si pentono: ‘Scusaci, passeremo del tempo con te’

Pubblicato il
Ragazzo autistico lancio uova

Avevano insultato e poi, come se non bastasse, lanciato le uova contro un ragazzino autistico di 17 anni. Siamo a Roma, al Villaggio Prenestino e questa storia terribile è stata raccontata sui social dalla mamma di Matteo, il giovane indifeso che aveva dovuto subire quegli attacchi gratuiti da parte di un gruppo di giovani. Prima le risate, gli sghigni, poi gli insulti a suon di ‘A obeso‘ e per “concludere” il lancio dell’uova. Un fatto che aveva indignato tanti, l’ennesimo episodio di chi con arroganza e spavalderia si arroga il diritto di giudicare, insultare, ferire. Ma questa volta c’è un lieto fine perché gli autori di questo gesto si sono pentiti e hanno chiesto scusa.

Lanciano le uova contro un ragazzo autistico, poi capiscono di aver sbagliato 

“Per fortuna questa brutta vicenda ha avuto il suo lieto fine” – spiega la mamma di Matteo sui social. “Oggi (ieri, ndr) i ragazzi che ieri sera si sono comportati male nei confronti miei e di Matteo sono venuti a casa a scusarsi e hanno promesso di dedicare un pochino del loro tempo a Matteo. Sono ragazzi che fortunatamente hanno capito di aver fatto una cosa sbagliata, una ragazzata e spero che questa esperienza sia loro di insegnamento per il futuro. Nessun rancore. Questi ragazzi hanno avuto il coraggio di chiedere scusa e credo sia da apprezzare. Grazie alla mamma di uno dei ragazzi che è venuta personalmente a casa nostra. Una cosa brutta e spiacevole si è trasformato in qualcosa di positivo”. 

Sbagliando si impara e forse questi ragazzi ora hanno capito bene la lezione. D’altra parte siamo tutti esseri umani, tutti uguali e bisognerebbe essere consapevoli del fatto che in ognuno di noi c’è una storia diversa. Sensibilità ed empatia, piuttosto che cattiveria e invidia. Forse solo così il mondo sarebbe davvero migliore. Un’utopia? 

Impostazioni privacy