Home » Ultime Notizie » Roma. Lavoratore ruba due filoni di pane destinati al macero ma…viene licenziato

Roma. Lavoratore ruba due filoni di pane destinati al macero ma…viene licenziato

Pubblicato il
pizza

E’ stato licenziato per aver “rubato” due pagnotte di pane destinate al macero. E’ successo a Roma, in un forno artigianale, e a raccontare questa assurda storia è stata la Flai-Cgil Nazionale. L’azienda in questione sarebbe stata già condannata negli ultimi anni per condotta antisindacale, perché avrebbe discriminato, intimidito e poi licenziato i lavoratori iscritti alla Flai Cgil. E ora nuovamente si trova al centro di non poche polemiche. 

Colui che ha segnalato il furto è l’ex amministratore dell’azienda, è lo stesso che nella registrazione di un colloquio con i lavoratori extracomunitari si era definito fascista, ribadendo la sua avversione nei confronti del sindacato, con le seguenti frasi: “Tu magnavi le cavallette e oggi stai qua”, “con i comunisti non voglio avere niente a che fare, con la feccia non mi sporco”. La Flai Cgil ha già vinto una causa nei confronti dell’azienda, ora sta avviando una nuova causa. Dalla parte dei lavoratori, contro questi atteggiamenti fascisti, contro le discriminazioni e lo sfruttamento” – si legge in una nota del sindacato Flai-Cgil Nazionale. 

Sulla vicenda si è pronunciato anche Nicola Fratoianni, portavoce nazionale di Sinistra Italiana. 

“Un lavoratore di un forno artigianale è stato licenziato per aver “rubato” due filoni di pane destinati al macero. Già questo basterebbe per chiedere a gran voce la reintegrazione e denunciare questa ignobile criminalizzazione della povertà, ma purtroppo c’è di più. L’azienda era già stata condannata per condotta antisindacale a seguito di numerosi provvedimenti mirati contro gli iscritti alla Flai-Cgil Nazionale.  A sua volta – spiega Fratoianni – l’ex amministratore, che ha segnalato il “furto”, era stato destituito perché il suo comportamento aveva portato l’azienda ad una condanna per discriminazione e nella registrazione di un colloquio con i lavoratori extracomunitari si era definito fascista e si era lasciato andare a frasi come “tu magnavi le cavallette e oggi stai qua” o “con i comunisti non voglio avere niente a che fare, con la feccia non mi sporco”.
Insomma, un giorno di ordinaria discriminazione e sfruttamento. Queste persone e questa mentalità vanno combattute con forza, sempre e in ogni dove. Il sindacato ha annunciato che avvierà una nuova causa. Noi siamo con loro“. 
Impostazioni privacy