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Roma, “lezione d’oro” di Federico Moccia sul bullismo: lo scrittore chiede 2.500 euro per tenerla

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federico moccia

Ore di tensione nel XIII Municipio di Roma Capitale, dove una lezione di Federico Moccia sul bullismo ha creato una spaccatura all’interno del Consiglio municipale. Infatti, il noto scrittore romano avrebbe percepito 2.500 euro per tenere una lezione sulla tematica alla Link Campus, con i soldi percepiti direttamente dal Municipio del territorio Aurelio. Un qualcosa che ha fatto insorgere tutta l’opposizione del Consiglio Municipale. 

La “lezione d’oro” di Federico Moccia sul bullismo

Gli unici che forse hanno realmente apprezzato la lezione del noto autore romano, sono stati i ragazzi. Per il resto, tante perplessità sono state sollevate riguardo questa lezione. Come fanno notare i consiglieri di “Aurelio in Comune”, anzitutto “Moccia cosa portava all’interno di una simile iniziativa didattica?”. Una domanda non solo politica, ma anche lecita, considerato come nel percorso dello scrittore e regista si sia sempre trattato tematiche di rosa. 

Ma soprattutto il costo esorbitante dell’iniziativa, con Federico Moccia, o chi per lui, che ha chiesto ben 2.500 euro di gettone per tenere la lezione davanti ai ragazzi. Il tutto a spese del Municipio XIII, in una lezione tenutasi presso l’università privata Link Campus. All’evento della discordia, erano presenti i ragazzi di due licei di Casalotti e Aurelio, ovvero quelli provenienti dagli istituti “Einstein” e “Bachelet”. Per l’occasione, l’autore sarebbe partito dal proprio spettacolo “Orgoglio, Bullismo e Amore”, per sviscerare poi con i ragazzi le tematiche legate all’attività del bullismo scolastico.

La reazione della politica

Critica tutta l’opposizione sulla faccenda, soprattutto per quello che definiscono uno “spreco di soldi pubblici” ai danni della cittadinanza. Su Repubblica, è forte l’attacco ai danni della Presidente del Municipio XIII, Sabrina Giuseppetti: “La scelta di affidare la trattazione del tema ad un autore di romanzi rosa degli anni ’90, denota un approccio meramente mediatico. Anche se, evidentemente, Moccia e i suoi libri rappresentano la cultura politica di questa maggioranza”, dice la consigliera Maristella Urru.

Prosegue l’esponente di Aurelio in Comune: “L’argomento è talmente delicato e coinvolge talmente tanti adolescenti, spesso con conseguenze drammatiche, che merita di essere trattato con professionalità e competenza. Così come chiesto dal Consiglio un anno fa, collaborando con strutture come consultori e Asl, o con l’Ordine degli Psicologi con cui il Municipio ha sottoscritto un protocollo d’intesa”.

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