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Roma, locali ritrovi di pregiudicati e alcol a minori di 16 anni: il Questore sospende 3 licenze

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Controlli a Porta Maggiore - www.ilcorrieredellacittà.com

Scattano i sigilli per diversi locali a Roma risultati irregolari. È l’esito dei controlli condotti nelle ultime ore dalla polizia di Stato, che si è attivata per l’osservanza e applicazione del testo unico di pubblica sicurezza, spesso evaso da molti esercenti. I controlli amministrativi effettuati a tappeto dai poliziotti dei Distretti e dei Commissariati della Capitale, hanno portato il Questore di Roma a emettere quattro provvedimenti di sospensione della licenza in base all’articolo 100 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza, nei confronti di una sala slot, di un esercizio commerciale di somministrazione di alimenti e bevande e di due strutture ricettive rispettivamente in zona Porta Maggiore, Fidene e Viminale.

Sospesa la licenza al gestore di una sala slot: era ritrovo di pregiudicati e microcriminalità

Nello specifico, gli agenti del Commissariato Porta Maggiore hanno notificato il provvedimento di sospensione della licenza, per la durata di 15 giorni, al legale rappresentante di una sala slot in zona piazzale Prenestino. Il locale, come accertato in più occasioni dalle autorità, era divenuto ritrovo di soggetti pregiudicati, nonché teatro di eventi criminosi. I più gravi avrebbero avuto luogo nel mese di febbraio e ottobre 2023 quando, all’interno dell’esercizio sono stati arrestati due cittadini di nazionalità extracomunitaria.

Per i due è stata eseguita l’ordinanza di misura cautelare personale con la custodia in carcere, inoltre all’interno dell’esercizio commerciale sono avvenuti numerosi episodi di microcriminalità, tra cui rapine, risse e spaccio di sostanze stupefacenti, motivo per il quale è stato anche oggetto di segnalazioni da parte dei residenti e delle istituzioni di zona.

Vendevano alcol ai minorenni: licenza sospesa per un’attività a corso Sempione

Gli agenti del III Distretto Fidene –Serpentara hanno invece provveduto a notificare il provvedimento di sospensione della licenza, della durata di 15 giorni, al titolare di un esercizio commerciale di somministrazione di alimenti e bevande a corso Sempione. L’adozione del provvedimento si è resa necessaria alla luce del fatto che l’attività costituisce un serio pregiudizio per l’ordine e la sicurezza pubblica dei cittadini e di coloro che gravitano intorno all’esercizio. Al centro delle segnalazioni, sembrerebbe che il gestore vendesse bevande alcoliche a clienti spesso di giovanissima età, tra cui due minori di 16 anni.

All’esito dell’istruttoria redatta dalla divisione di polizia amministrativa il Questore, applicando l’articolo 100 del testo unico delle leggi di Pubblica Sicurezza, ha disposto la sospensione di entrambe le attività per 15 giorni. I provvedimenti sono stati notificati dagli agenti della polizia di Stato che, come previsto dalla normativa, hanno affisso sulle porte delle strutture il cartello “Chiuso con provvedimento del Questore”.

Strutture ricettive irregolari o abusive: sospesa la licenza per 5 giorni

I poliziotti del commissariato Viminale hanno invece notificato ai titolari di due strutture ricettive della zona, nei pressi di via Milazzo e via Amendola, il provvedimento di sospensione della licenza per 5 giorni. Dai controlli effettuati in entrambe le strutture, è emerso che i titolari delle stesse non avevano provveduto a comunicare sul portale “Web Alloggiati” della Questura di Roma la presenza di alcune persone presenti all’interno, adempimento previsto dalla legge e necessario per garantire il controllo da parte dell’Autorità di Pubblica Sicurezza.  Per tale violazione gli stessi sono stati deferiti anche all’autorità giudiziaria.

L’adozione dei provvedimenti di sospensione della licenza per 5 giorni, con conseguente chiusura delle attività, si è resa necessaria alla luce del fatto che entrambe le attività costituiscono un serio pregiudizio per l’ordine e la sicurezza pubblica dei cittadini. Un altro esempio riguarda il provvedimento notificato dagli agenti del commissariato Viminale a un cittadino romeno, chiedendo l’ordine di cessazione di un’attività extralberghiera abusiva tipo affittacamere.

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