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Roma, l’SMS è una truffa: gli spariscono 27mila euro dal conto corrente, così agivano i cyber criminali

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Operazione Smishing dei Carabinieri a Roma

In un’operazione congiunta tra i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, quelli di Napoli e di Fermo, è stato eseguito un provvedimento di applicazione della custodia cautelare in carcere su richiesta della Procura della Repubblica di Ancona nei confronti di un uomo originario di Torre Annunziata, ma residente nelle Marche.

L’uomo è ritenuto gravemente indiziato di essere il promotore di un’associazione per delinquere specializzata nella commissione di reati di frode informatica tramite la tecnica dello smishing.

Le truffe su SMS nel territorio di Roma: il furto dei 27 mila euro a un cittadino

Le indagini sono partite da una denuncia presentata da un cittadino romano, che aveva subito un furto di circa 27.000 euro dal suo conto corrente. Gli investigatori della Sezione Cyber Investigation del Nucleo Investigativo di Roma hanno iniziato a seguire le tracce lasciate dai colpevoli e a coordinare le indagini con la Procura della Repubblica di Ancona.

Il modus operandi dell’associazione criminale consisteva nell’invio di SMS alle vittime, spesso selezionate in modo casuale, facendo loro credere che i messaggi provenissero dalle loro banche. Le vittime venivano indotte a fornire le proprie credenziali di accesso ai conti online o venivano contattate telefonicamente da finti operatori bancari.

Una volta ottenute le informazioni sensibili, i fondi venivano prelevati dai conti correnti e trasferiti su altri conti intestati a complici, ai quali veniva riconosciuta una percentuale (di solito circa il 15%) del denaro sottratto come “compensazione” per il loro ruolo nel crimine.

Carabinieri attivi nell'operazione Smishing a Roma
Carabinieri attivi nell’operazione Smishing a Roma

L’esito delle indagini condotte dalla Sezione Cyber Investigation dei Carabinieri

Gli investigatori hanno identificato almeno 19 reati attribuibili al sodalizio, commessi in diverse regioni italiane, per un totale stimato di almeno 280.000 euro sottratti alle vittime. Durante le perquisizioni effettuate nelle Marche e in provincia di Napoli, sono stati sequestrati 16.000 euro in contanti e dispositivi elettronici e informatici che saranno sottoposti a ulteriori accertamenti da parte dei Carabinieri della Sezione Cyber Investigation del Nucleo Investigativo di Roma.

La lotta alla frode informatica da parte delle Forze dell’Ordine

È importante sottolineare che la fase delle indagini preliminari è ancora in corso e che i sospettati devono essere considerati innocenti fino a prova contraria in un processo legale. L’operazione rappresenta un altro passo avanti nella lotta contro la frode informatica e dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza delle transazioni finanziarie online e la protezione dei cittadini dai crimini informatici.

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