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Roma, mazzette in cambio di falsi certificati di invalidità: arrestato ortopedico Asl e operatore sanitario

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Carabinieri - Nas

Vuoi ottenere parere positivo alla tua pratica di invalidità e per avere tutti vantaggi relativi alla legge 104, come permessi al lavoro, tagliando sull’auto che consente parcheggi gratis e passaggio nella zona Ztl gratuito e tante altre cose? Basta pagare le mazzette alle persone giuste. È questa l’ipotesi di resto per la quale nella mattina di oggi, 25 gennaio, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Nas di Roma – coadiuvati da quelli del locale Comando Provinciale – hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del locale Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 2 persone. Si tratta di un medico specialista ortopedico in servizio presso una struttura ospedaliera pubblica della Capitale e di un operatore del settore sanitario in quiescenza, entrambi indagati per i reati di corruzione e falsità.

Le accuse

Da quanto emerso dalle indagini condotte dai militari nei confronti dei due arrestati, erano diverse le condotte illecite condotte appurate. Il modus operandi era comunque sempre lo stesso. I due si facevano pagare in anticipo e in contanti di circa 120 euro a certificato da parte delle persone che si affidavano a loro per la gestione delle proprie domande per il riconoscimento di invalidità. E, senza procedere alle obbligatorie prescritte visite mediche e al controllo delle effettive patologie, davano il benestare all’invalidità.
I Carabinieri del Nas non escludono però che possano essere coinvolte altre persone nel meccanismo. Per questo sono ancora in corso ulteriori attività investigative da parte dei militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, mirate proprio a capire se dietro ci fosse una vera e propria organizzazione. Il provvedimento è stato emesso nella fase delle indagini preliminari, nella quale, e fino a giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza.

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