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Roma, permessi facili e licenze ”regalate” ai locali: in 3 a processo

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Roma, controlli nel fine settimana

Roma. Il Re delle Licenze, voluto da tutti gli imprenditori della ristorazione capitolina, A.V., un geometra di Talenti che a quanto pare era ricercato anche da funzionari pubblici e dipendenti principalmente di I e III Municipio. Il perché è presto detto: in cambio dell’assunzione di amici e parenti, avrebbero concesso o favorito autorizzazioni a locali commerciali e supermercati evitando controlli. Questa è la ricostruzione che emerge dalle indagini della procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta Easy Market, iniziata nel 2019, così come riportata anche da il Messaggero. Nella giornata di ieri, poi, è arrivata anche la decisione del gup sul destino legale dei sette che sono attualmente indagati per corruzione: un patteggiamento a 1 anno e 9 mesi, pena sospesa, per E.G., e il rinvio a giudizio di A.V., G.S. e A.F. Parallelamente, invece, sono stati assolti con rito abbreviato S.A. e S.B., con annesso non luogo a procedere per S.B., tutti dipendenti del I e III Municipio. 

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Permessi per i ristoranti di Roma: “Faccio tutto io”

Il Re delle Licenze, sapeva di non avere concorrenti per il suo amato trono: ”Apro i supermercati, i centri commerciali, faccio le licenze, le pratiche Asl… faccio tutto io” – così diceva al proprietario di un supermercato nelle intercettazioni che sono ora sottoposte al vaglio degli inquirenti. La sua fama era ampia, e il suo metodo da tempo collaudato. Di fatto, per le autorizzazioni e le ispezioni in seno ai locali si rivolgeva direttamente ad amici, anche tra i funzionari di Polizia e Dirigenti, tra cui uno della Asl di Roma 1. Inoltre, secondo a procura, non mancavano agganci anche tra i dipendenti dei municipi capitolini. Ma tale ipotesi, come visto, non ha trovato riscontro nelle decisioni dl giudice. 

Le difese e la soddisfazione degli avvocati

Per quanto concerne la difesa dei rinviati a giudizio, nonostante tutto, ecco che i legali dei 3 indagati hanno espresso comunque una certa soddisfazione. Di fatto, con l’assoluzione dei dipendenti del municipio, alcuni capi di imputazione a carico degli imputati principali sono conseguentemente caduti: ”Siamo soddisfatti del risultato, in tribunale avremo modo di dimostrare l’innocenza completa del nostro cliente.”

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